Situazione vaccini, i “perché” di Mimmo Bevacqua
“BENE ha fatto la sottosegretaria per il Sud e la coesione territoriale, on.le Dalila Nesci, a incontrare oggi i vertici del Governo regionale, il Commissario Longo e il Dirigente della Programmazione Unitaria: la situazione necessita di una vicinanza e di una attenzione costanti da parte del Governo nazionale. L’apertura dei tavoli di discussione, però, ha bisogno di chiarimenti preliminari in merito a cosa hanno fatto e, soprattutto, cosa non hanno fatto, il presidente Spirlì e la sua Giunta in questi mesi su Fondi UE e Sanità. Altrimenti si rischia di parlare a vuoto e di consentire a ognuno di sfuggire alle proprie responsabilità”. È quanto dichiara il capogruppo PD Mimmo Bevacqua (nella foto), che aggiunge: “perché il presidente Spirlì ha escluso il Dipartimento Salute dall’Unità di crisi Covid e inserito consulenti esterni? Perché non è stata ancora messa a disposizione del Commissario la struttura di supporto? Perché, con gli ospedali di Cosenza e provincia al collasso, la Regione ha riconvertito in punto vaccinale l’ospedale da campo di Vaglio Lise e i suoi indispensabili 40 posti letto? E ancora: perché la spesa certificata sui Fondi UE a ottobre 2020 risulta uguale a quella certificata a dicembre 2019? Perché il comitato di sorveglianza sui medesimi non è stato convocato per più di un anno? Perché il Governo regionale è stato così inerte che non ha portato avanti i progetti, non ne ha controllato l’andamento e non si è mai confrontato con sindacati, imprenditori e parti sociali?”. “Forse – prosegue Bevacqua – sono domande scomode ma, se non le fa il Governo, chi dovrebbe farle? Noi lo stiamo denunciando puntualmente e con piena aderenza alla realtà dei fatti: ci aspettiamo di non restare soli. Per agire sulla realtà, bisogna partire dalla verità”.