Monitoraggio settimanale dell’epidemia da Covid-19 in Calabria *
Monitoraggio settimanale epidemia Coronavirus in Calabria
di Luca FUSARO *
Monitoraggio settimanale dell’epidemia da Covid-19 in Calabria: dati aggiornati al 30 luglio 2021 ore 17:00 (dati monitoraggio epidemia) e al 31 luglio 2021 ore 06:08 (dati vaccini).
Il trend dei nuovi casi è in crescita per la 4ᵃ settimana consecutiva: 863 i contagi segnalati (+106,5%).
Aumentano gli attualmente positivi da 2.091 a 2.706 (+29,4%). Dal picco del 2 maggio si è passati da 15.225 a 2.706 (-82,2%).
Il 97,5% dei casi attivi è in isolamento domiciliare, l’2,3% ricoverato con sintomi, lo 0,2% in terapia intensiva.
Si registrano 15 ospedalizzati in più (+14 i ricoverati con sintomi, +1 pazienti in terapia intensiva). In dettaglio, dal picco del 26 aprile, i posti letto occupati in area medica sono scesi da 482 a 62 (-87,1%), mentre quelli in terapia intensiva, dal picco del 17 aprile, da 50 a 6 (-88%). Le persone in isolamento domiciliare, dal picco del 2 maggio, sono calate da 14.743 a 2.638 (-82,1%).
Il numero dei decessi scende da 8 a 2 (-75%). Nel bollettino del 26 luglio la regione Calabria comunica che i 9 decessi registrati in data odierna sono relativi a periodi pregressi (dic. 2020 e primi mesi 2021), quindi ho sottratto tale numero dal totale dei decessi settimanali.
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
- nuovi casi settimanali: da 418 a 863 (+106,5%);
- casi attualmente positivi: da 2.091 a 2.706 (+29,4%);
- persone in isolamento domiciliare: da 2.038 a 2.638 (+29,4%);
- decessi: da 8 a 2 (-75%);
- ospedalizzati: da 53 a 68 (+28,3%);
- ricoveri in terapia intensiva: da 5 a 6 (+20%);
- pazienti ricoverati con sintomi: da 48 a 62 (+29,2%).
Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID
L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti sale da 22 a 46 e per la 9ᵃ settimana consecutiva rimane sotto il limite di 50. I posti letto occupati in area medica sono l’8,2% (62 su 754), in terapia intensiva il 4,2% (6 su 144). Si segnala la riduzione del numero di posti letto in area medica rispetto alla settimana precedente da 818 a 754 (-7,8%) e in terapia intensiva da 151 a 144 (-4,6%).
Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
Testing
Il numero dei tamponi settimanali cresce da 12.953 a 15.095 (+16,5%), in media 2.156 al giorno.
Tasso di positività
Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.
Il tasso di positività, calcolato sui tamponi, passa da 3,2% a 5,7%.
L’aumento dei casi, da 418 a 863 (+106,5%), è dovuto soprattutto alla maggiore circolazione del virus, infatti il tasso di positività ha avuto un notevole balzo dal 3,2% al 5,7%, e in piccola parte all’aumento dell’attività di testing (+16,5%). Dei 2.706 casi attivi il 97,5% è in isolamento domiciliare e gli ospedalizzati sono in totale 68 (+28,3%), di cui 62 (+14) ricoverati con sintomi (+29,2%) e 6 (+1) in terapia intensiva (+20%).
Vaccini
Nota metodologica: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione regionale ma la platea interessata ossia i soggetti ≥ 12 anni che secondo la stima dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 1.688.617.
Superate le 2 milioni di dosi somministrate: 2.000.478.
Al 31 luglio (aggiornamento ore 06:08), l’11,6% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 195.848), il 55,2% ha completato il ciclo vaccinale (n. 932.114), il 33,2% non ha ricevuto alcuna dose (n. 560.655), il 66,8% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 1.127.962).
Coperture vaccinali per fasce di età
Gli over 60 che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino risultano 95.876 su 553.808 (17,31%), 457.932 hanno ricevuto almeno una dose (82,69%), 427.713 hanno completato il ciclo vaccinale (77,23%), 30.219 sono in attesa della 2ᵃ dose (5,46%). Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.
Gli over 60 che non hanno ricevuto alcuna dose sono così suddivisi: 18,61% degli over 90 (n. 4.510), 16,5% della fascia 80-89 (n. 17.865), 14,4% della fascia 70-79 (n. 25.579) e 19,67% della fascia 60-69 anni (n. 47.922).
*Luca FUSARO – Dottore Magistrale in Economia Applicata, Dottore Commercialista e Analista di Dati