Abusi sessuali, misure cautelari per tre indagati
Il 27 gennaio 2022, i Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Cosenza hanno arrestato tre persone indagate per concorso in violenza sessuale in danno anche di due minori. Al riguardo, si comunica, nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, che i militari della Stazione Carabinieri di San Giovanni in Fiore (CS) hanno avviato una specifica attività di indagine, avendo avuto il fondato motivo di ritenere che un 46enne potesse abusare sessualmente di due ragazze minori, una delle quali disabili, all’interno della loro abitazione.
Gli approfondimenti di indagine svolti non solo hanno riscontrato l’ipotesi investigativa originaria, ma hanno permesso di accertare altri abusi sessuali, commessi dallo stesso indagato, in danno di un’altra sorella, disabile, di poco maggiorenne.
Veniva, inoltre, accertata la responsabilità dei loro genitori, un 46enne ed una 48enne, per aver agevolato la commissione di tali abusi sessuali, mediante l’accesso alla loro abitazione e l’utilizzo esclusivo di una camera da letto.
Nel corso delle indagini è anche emerso che l’indagato fosse solito lasciare pochi euro all’interno dell’abitazione dopo aver compiuto gli abusi sessuali.
In relazione alle tempestive indagini svolte, il GIP presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti del 46enne, autore dei vari ed accertati abusi sessuali, nei confronti della madre delle tre ragazze, persone offese, la misura cautelare degli arresti domiciliari mentre, nei confronti del padre, la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Per i genitori, il GIP presso il Tribunale di Cosenza, ha, altresì, disposto la sospensione della potestà genitoriale nei confronti delle due figlie minori.
Fonte: Legione Carabinieri Calabria – Compagnia di Cosenza