Garantire un ruolo al “Santa Barbara” in attesa del nuovo ospedale di Cosenza
TIENE banco il dibattito sul nuovo ospedale di Cosenza, nella fattispecie sulla sua ubicazione. La costruzione dell’Hub (che avverrà non certo nell’immediato) e il confronto sul sito destinato ad ospitare la struttura non ha distolto, però, l’attenzione sulle scelte che attengono all’organizzazione della rete dei servizi all’interno dell’Area Urbana e nei territori contermini, ovvero, Serre Cosentine, Pre Sila e comprensorio del Savuto. Le Comunità di quest’ultimo, per esempio, continuano a rivendicare l’adeguamento del presidio ospedaliero “Santa Barbara” secondo criteri funzionali all’esigenze delle popolazioni e con le giuste garanzie circa la risposta nell’emergenza-urgenza. Una richiesta proveniente dalle diverse zone della Vallata. Il sindaco di Rogliano, per esempio, intervenendo nell’ambito della discussione sulla nuova sede del nosocomio bruzio, ha rilanciato l’idea di una sua collocazione “a Sud” sulla scorta del pronunciamento, avvenuto alcuni anni fa, del Consiglio comunale di Cosenza. “Sarebbe questa – ha spiegato Giovanni Altomare – l’unica possibilità per realizzare l’ospedale in un’area climaticamente più congeniale e calarlo nel verde del territorio sud-cosentino”. Altomare, che ha richiamato l’attenzione del collega sindaco di Cosenza, Franz Caruso, “uomo, professionista e amministratore di valore”, sulla battaglia di sostegno al “Santa Barbara”, è tornato a parlare del plesso di via Sturzo: un ospedale “che, nonostante pervicaci avversioni lobbistico-centralistiche e ostinate quanto perniciose manovre di dequalificazione, funziona alla perfezione per le dotazioni che gli sono state assegnate e che, ogniqualvolta sia chiamato a fronteggiare bisogni di decongestione dei presidi cosentini ed emergenze come quella del Covid, disimpegna puntualmente i propri carichi, con buona pace di chi vorrebbe vederlo smantellato”. Anche il sindaco di Grimaldi, Roberto De Marco, ha sollecitato il coinvolgimento dei rappresentanti territoriali per la ricerca di “soluzioni equilibrate” in materia di Sanità. De Marco ha auspicato un potenziamento dell’ospedale di Rogliano per “offrire un servizio al cittadino di facile fruibilità” e per “diminuire la percentuale di affluenza all’Annunziata di Cosenza, che ormai di continuo – ha detto – palesa problemi di saturazione”. E’ andato più a fondo il sindaco di Bianchi, Pasquale Taverna, per il quale, “oltre all’ottimizzazione delle strutture sanitarie è necessario ammodernare strade e tratte ferroviarie, per far si – ha ribadito – che la popolazione, soprattutto quella residente nei centri di montagna, possa usufruire, comodamente e in tempi brevi, dei servizi pubblici, non solo quelli sanitari, forniti nel territorio del Comune capofila”.
(Gaspare Stumpo)
Fonte: Parola di Vita