S. Stefano, sindaco e maggioranza non partecipano all’incontro. Minoranza: “comportamento che divide la Comunità”

RICEVIAMO e pubblichiamo:

SINDACA, Giunta e intera maggioranza consiliare disertano l’importante riunione dal tema: “Confronto delle idee per la crescita del paese”. Sebbene educatamente invitati dalla capogruppo consiliare, Ida Paola Cerenzia, a partecipare all’incontro per discutere su un tema di interesse collettivo, sia la sindaca che l’intera maggioranza hanno invece snobbato l’importante evento, svoltosi regolarmente nella sala consiliare del Comune. Perfino l’ora di inizio dei lavori, fissata per le ore 18, è stato ritardata in attesa che giungessero in aula la sindaca ed i consiglieri comunali di maggioranza gentilmente invitati dalla coordinatrice del gruppo di minoranza “Comune in Comune”. Dopo l’inutile attesa di mezz’ora e in assenza di una qualsivoglia comunicazione dei consiglieri di maggioranza sulla partecipazione o meno all’incontro, sono stati avviati i lavori dalla capogruppo di “Comune in Comune”, Ida Paola Cerenzia. Gli interventi sono stati ripresi e veicolati attraverso la rete tramite la diretta fb per consentire a tutta la Comunità di seguire il dibattito e valutare, le idee, le analisi e le proposte innovatrici avanzate per la crescita del paese. “Il Comune è di tutti – ha esordito Ida Paola Cerenzia – nessuno escluso. E’ di chi lo amministra ma soprattutto di chi ci vive. Sono i cittadini, infatti, che pagano le conseguenze di chi amministra. Noi – ha ribadito la capogruppo consiliare – abbiamo invitato tutti i cittadini, in primis gli amministratori locali. L’assenza degli amministratori dispiace – ha continuato Ida Paola Cerenzia – perché denota un <senso di disappartenenza che non fa bene alla comunità>”. L’esponente dell’opposizione consiliare non ha dubbi sul significato racchiuso nell’assenza degli amministratori locali. “Questo comportamento – ha sostenuto – anziché unire, divide la Comunità. Noi continueremo a sostenere la linea del confronto e delle proposte per il bene del paese, non solo in Consiglio comunale sempre meno partecipato dai cittadini, vuoi per gli orari di convocazione vuoi per impegni che ciascuno ha ma anche all’esterno per coinvolgere il cittadino nella vita reale del paese”. Subito dopo l’intervento introduttivo della capogruppo è intervenuto il consigliere comunale Mario Salerno il quale ha soffermato l’attenzione sulle idee, sulle proposte avanzate dalla minoranza in questi anni di legislatura per migliorare, potenziare e fornire moderni servizi alla comunità, tramite politiche pubbliche locali da avviare con il coinvolgimento effettivo e non immaginario dei cittadini. Nella sua articolata e complessa relazione, il consigliere, Mario Salerno, ha ricordato il percorso seguito dal gruppo consiliare di minoranza per edificare un proficuo confronto sui gravi problemi che ogni cittadino vive sulla propria pelle. L’iniziativa odierna, alla quale sono stati invitati garbatamente tutti gli amministratori locali, rientra in questo ambito: tenere alto il dialogo per il bene del paese, rispettando sempre i ruoli assegnati dagli elettori. La parola è passata al consigliere Franco Garofalo che si è soffermato sul rispetto della legalità, della trasparenza e sul ruolo istituzionale assegnato dalla legge e dagli elettori ad ogni singolo consigliere. “Il dissenso – ha detto Garofalo – aiuta a crescere così come le denunce politiche contribuiscono a migliorare l’esistente, a prevenire eventuali abusi e soprusi. Quando poi si ipotizzano eventuali eccessi che possano ipotizzare reati ambientali o di altra natura, ogni singolo consigliere comunale ha il dovere di segnalare, a chi di competenza quanto registrato, visto o raccontato. Sarà la Magistratura a valutare poi l’esistenza o meno di eventuali abusi. La legalità si difende con i fatti e non con le parole”. Il consigliere Garofalo ha tenuto, infine, a sottolineare l’importanza che riveste il rispetto reciproco dei ruoli assegnati alle istituzioni locali e alla Chiesa. “Questi ruoli a Santo Stefano non sono chiari, vengono confusi e alcuni atti e gesti consumati dimostrano quanto asserito”. La testimonianza di quanto affermato dal consigliere comunale, Garofalo, viene individuata anche nella nota concordata tra la sindaca e il parroco del luogo, inviata al Presidente della Repubblica, con l’intento di conferire ad un cittadino, già sindaco di santostefano, padre di un assessore comunale, un’alta e prestigiosa onorificenza. Garofalo ha posto al riguardo una serie di quesiti che scaturiscono dal metodo utilizzato dai rappresentanti delle due istituzioni, dalla valutazione del contenuto della lettera firmata dalla sindaca e concordata con il parroco del luogo, finalizzata a conferire l’alta onorificenza di Cavaliere della Repubblica, ad un ex amministratore locale, parente di primo grado dell’attuale assessore comunale con delega alla Pubblica Istruzione.

Fonte: Gruppo consilaire “Comune in Comune” – Santo Stefano di Rogliano (Cs)

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