Mons. Piemontese: “Rogliano è una Comunità benedetta dal Signore”

“IL DISEGNO di Dio per tirar fuori l’uomo dal peccato è Gesù. Gesù che assume la natura umana per trasformare gli uomini da creature inclini al peccato a creature che possono rinnovarsi, in pienezza, con la presenza e l’aiuto del Signore. Questo disegno, questo progetto di Dio, comincia a realizzarsi in Maria”.  Mons. Giuseppe Piemonese, amministratore apostolico di Cosenza-Bisignano, nel corso del rito eucaristico seguito alla processione dell’effige della Vergine per le strade della cittadina, ha posto l’accento sul peccato commesso dai progenitori dell’umanità secondo la tradizione biblica, per introdurre la figura della Madonna in rapporto a quella di Cristo. “Maria, figlia del popolo d’Israele, piena di grazia, che darà all’umanità il Dio con noi”. Il vescovo ha concelebrato assieme ai sacerdoti don Serafino Bianco, don Davide Gristina, don Giovanni Giordano e don Pasquale Panaro. “Maria è risultata vincitrice del peccato fin dalle origini. E’ la tutta bella, la tutta santa. Nell’iconografia è rappresentata come colei che schiaccia la testa al serpente simbolo del demonio. Maria diventa l’intermediaria tra Dio e gli uomini perché ci dona Gesù. Siamo per questo colmi di gioia in quanto – ha ricordato il monsignore – la vittoria della madre di Cristo è la nostra vittoria, perché lei  rappresenta ciò che saremo quando il Signore compirà in noi i suoi disegni.  Dunque anche noi, come Maria, siamo stati scelti per essere santi, immacolati, figli di Dio, amati da Dio come figli nella Chiesa”. La Messa officiata all’interno del duomo ha sancito la conclusione del novenario e del programma religioso legato alla ricorrenza. Ricorrenza che racchiude un alto significato ecclesiale ma anche storico ed istituzionale. L’Immacolata Concezione, ricordiamo, è stata proclamata “Patrona e Regina della Città di Roglianoil 12 ottobre 1946 con Breve Apostolico di Pio XII°. Un avvenimento unico nonostante, dalle parti del Savuto, la devozione mariana fosse radicata ormai da secoli. “Questa è una Comunità benedetta dal Signore. L’Immacolata vuole che tutti ci stringiamo intorno a lei per crescere nella consapevolezza di essere figli di Dio, di essere santi. Manifestiamo per questo la speranza che come Chiesa siamo oggetto (e soggetto) della benedizione del Signore spinti, guidati e protetti da Maria Santissima”. Le celebrazioni in onore dell’Immacolata Concezione sono state caratterizzate da momenti di preghiera, riflessione e di convivialità legata alla tradizione. Lo stesso vescovo, per la prima volta a Rogliano, è stato omaggiato di un presepe artistico realizzato dal maestro Telemaco Tucci. Monsignor Piemontese ha ricordato la figura dell’arcivescovo Francesco Nolè, “amato pastore”, scomparso il 15 settembre scorso. “Siamo ancora tristi, afflitti. Ma il Signore non si dimentica di noi. Manderà presto un nuovo pastore che continuerà l’opera avviata e  condotta da padre Francesco. E noi – ha concluso l’alto prelato – raccogliendo i suoi insegnamenti, con il nuovo pastore raggiungeremo traguardi nuovi”.

(Gaspare Stumpo)

Fonte: Parola di Vita

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