Giò Di Tonno. Quasimodo per tutti: in(canta) e infuoca il Garden di Rende
Gió di Tonno e Vincenzo Olivieri in “Due di cui uno”. Questo è il titolo dello spettacolo portato in scena a Rende, nel suo primo debutto nella città di Arintha, nonostante le già numerose ospitate in Calabria. Due di cui uno … attore o cantante? È la domanda che ci si pone non appena si entra in sala. Perchè l’artista abruzzese è così completo e poliedrico che non sai mai che ruolo riserverà al pubblico, se più cantante o più attore. Di sicuro alla platea, numerosa, ha riservato grandi momenti musicali, brani dedicati (con le imitazioni degli stessi) ai big della musica italiana nel mondo: Mina, Claudio Baglioni, Mino Reitano, Lucio Dalla e ancora, Franco Califano, Gino Paoli e Riccardo Cocciante. A quest’ultimo deve la sua popolarità, poiché dopo un anno intero di provini lo scelse per interpretare Quasimodo, il gobbo del celebre musical di Notre Dame de Paris. Un successo senza tempo e certamente anche senza ritorno. A fine esibizione, riceve dal direttore artistico Alfredo De Luca del Rende Teatro Festival il premio-riconoscimento come “Miglior spettacolo tributo alla musica d’autore”, accompagnato da lunghi applausi del pubblico, andato in escandescenza soprattutto quando ha intonato “Bella”, brano cult del musical di Cocciante. Non solo Amarcord ma anche apprezzamenti per il “teatro delle risate”, nonché lo show comico di Vincenzo Olivieri che irrompeva dissacrante sulla scena, a mo’ di tecnico audio un po’ svampito, raccontando spaccati quotidiani di ieri e di oggi, di genitori e di figli, ma non solo: “I televisori di ieri erano profondi perché profondi erano i programmi, ora abbiamo quelli piatti perché altrettanto piatti sono i programmi”. A torto o ragione, il pubblico è stato letteralmente catapultato in un vortice di risate per quasi due ore, affermando – a margine dello spettacolo – di essersi divertito ancor più di quella volta con Enrico Brignano, mostro sacro della comicità italiana che ha fatto registrare due sold out a distanza di sole 2 ore l’uno dall’altro: “con Brignano sai già a priori che riderai, con un cantante non è scontato. Gió Di Tonno è stata una bella rivelazione”, precisano gli spettatori in uscita dal teatro. Chissà cosa ci rivelerà nella sua doppietta del 25 e 26 marzo Andrea Pucci, sempre all’interno della kermesse teatrale del progetto Tirreno Festival, con il contributo della Regione Calabria e il patrocinio del Comune di Rende. Non resta che attendere solo un paio di giorni.