Rogliano, la poetessa cubana Giselle Lucìa Navarro ospite della Piccola Biblioteca di Cuti

Criogenia è una parola che deriva dal greco cryos genis, ovvero, generazione di freddo. Ma è anche il titolo del settimo libro della giovane poetessa cubana Giselle Lucìa Navarro, ospite, nei giorni scorsi, della Piccola Biblioteca di Cuti. Il testo, fortemente autobiografico, racconta di una donna colpita da un proiettile che per salvarsi si auto-congela con la speranza di un ritorno alla vita. “Il percorso di Criogenia di Giselle Lucìa Navarro – scrive Alessandro Oricchio – ricorda molto questa pratica, perché quello che ci troviamo difronte è un corpo smembrato, suddiviso, congelato, che progressivamente si scalda, si anima, si riunisce, recuperando la vita fino a materializzare davanti a noi la figura di una donna”. L’evento è stato caratterizzato da un grosso successo di pubblico in termini di partecipazione e gradimento. “L’amore, il distacco, il congelamento delle emozioni e la passione vitale della rinascita sono i temi che si susseguono in Criogenia. Una voce monologante, a tratti tragica, si dipana nei meandri del mondo frammentato di Giselle Lucìa” – afferma Daniel Cundari nella sua nota critica. Edito da Ensemble il lavoro dell’intellettuale nativa  de La Habana è stato presentato in Italia nell’ambito di un “viaggio poetico” patrocinato dall’Instituto Cervantes e dall’Università degli Studi di Milano con tappe Piacenza, Parma, Milano, Como e, appunto, Rogliano.

(Gaspare Stumpo)

Fonte: Parola di Vita

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