Rogliano, l’antica filanda di Cuti trasformata in biblioteca
UNA filanda attiva tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento accoglie, in uno degli antichi rioni di Rogliano, la Piccola Biblioteca di Cuti. Un luogo suggestivo, senza tempo, per certi aspetti accattivante. La biblioteca è stata fondata per accogliere autori nazionali e internazionali di prestigio. E per supportare un progetto di lettura per giovani e meno giovani attraverso la fruizione di libri e l’organizzazione di eventi artistici e culturali. “Il libro è paragonabile a un seme. Seminare – ha spiegato Daniel Cundari – soprattutto per i più giovani, in un’epoca liquida, veloce come quella attuale, contribuisce a inventare e a creare un mondo migliore, più giusto, se vogliamo anche più plurale e più aperto”. Cundari, scrittore e performer tra i più conosciuti in Italia con importanti esperienze all’estero, è l’ideatore della proposta nata nel cuore di Cuti “non a Brooklyn né a Manhattan”. Il luogo ha destato l’interesse di artisti, intellettuali ed appassionati di lettura ospitando, in occasioni diverse, la presentazione di tre volumi prestigiosi: “Elsa” (Ponte alle Grazie) di Angela Bubba, “L’atomo inquieto” (Solferino) di Mimmo Gangemi e “Criogenia” (Ensemble) di Giselle Lucìa Navarro. Poetessa, quest’ultima, originaria de L’Avana, talento emergente della cultura caraibica, giunta nel nostro Paese nell’ambito di un “viaggio poetico” organizzato dalla Piccola Biblioteca assieme a Instituto Cervantes, Cubeart, Casa della Poesia e Università degli Studi di Milano. “La poesia è la vita, il tempo, una necessità spirituale, un contrappeso tra la bellezza e la crudezza della vita. Ci sono analogie tra Cuba e l’Italia – ha affermato Giselle – soprattutto tra Cuba e il sud dell’Italia, per quanto riguarda alcuni atteggiamenti: l’accoglienza, il calore della gente, il modo di concepire la vita e la tradizione. Ho trovato la Calabria come un pezzo di amore. Un pezzo di bellezza e tenerezza”.
(Gaspare Stumpo)
Fonte: Parola di Vita
