Rogliano. S’inaugura il servizio Dialisi, ma sul futuro dell’ospedale rimangono diversi punti interrogativi

“LO AVEVAMO detto, lo abbiamo fatto. Chiuso da ben tre anni, dal 2 maggio riapre il Centro di Dialisi dell’ospedale di Rogliano“. L’annuncio apparso sulla pagina Facebook del governatore della Calabria, Roberto Occhiuto,  apre nuovi spiragli per quanto concerne il futuro del nosocomio del Savuto ma, nello stesso tempo, non dipana i dubbi sul programma di riordino della struttura, soprattutto per quanto riguarda la natura dei servizi. Il <Santa Barbara> resterà complementare al presidio <Annunziata> di Cosenza o sarà riconvertito definitivamente? Continuerà a svolgere funzioni di tipo ospedaliero oppure sarà rimodulato e destinato a servizi di medicina territoriale? L’arcano potrebbe essere svelato con l’implementazione della nuova struttura organizzativa delle due aziende, con una tempistica probabilmente inferiore a quella che in questi anni ha riguardato i tentativi di rimodulazione dei relativi plessi anche per colpa dell’emergenza Covid. Intanto, il sindaco di Rogliano, Giovanni Altomare, a nome dei colleghi della Vallata, ha espresso soddisfazione per  l’imminente riapertura del servizio, dando “atto al governatore e commissario Occhiuto del provvedimento assunto” alla cui attenzione, ha sottoposto “l’esigenza più complessiva legata alla riqualificazione dell’ospedale, come presidio statutariamente proprio dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza e funzionalmente prezioso – ha scritto – per il decongestionamento dei presidi della città capoluogo, da anni in situazioni di collasso”. Stesso discorso per il Comitato <Cosenza Sud> protagonista, ricordiamo, della stesura di un documento (sottoscritto da numerosi amministratori locali) e attore, assieme ad altre organizzazioni civiche, nella vertenza-confronto con il sub commissario regionale alla Sanità e i manager aziendali. “Sin dall’inizio della propria attività – hanno fatto sapere gli interessati –  chiara è stata l’intenzione del Comitati di confrontarsi su temi che interessano il territorio, proponendo un’azione progettuale in primis alle istituzioni con le quali ci si è sempre posti in un’ottica di collaborazione e di affiancamento nel perseguimento del bene comune”. Il Comitato ha chiesto il mantenimento del <Santa Barbara> all’interno dell’Azienda ospedaliera di Cosenza.

(Gaspare Stumpo)

Fonte: Parola di Vita

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.