Festival del costume tradizionale calabrese, premiato l’abito di Saracena

«LA TRADIZIONE è custode e veicolo di valori da non disperdere, ma anzi amplificare, consolidare, irrobustire e canalizzare anche nell’ambito del turismo delle radici che sta diventando sempre più un grande attrattore per i nostri borghi e il sistema delle aree interne. Per questo siamo ancora più orgogliosi che all’interno della prima edizione del Festival del costume tradizionale calabrese sia stato premiato l’abito di Saracena proprio con il premio “Valore identitario” che ci inorgoglisce e spinge a fare sempre di più sul terreno della identità e della cultura popolare e tradizionale». Cosi il sindaco di Saracena, Renzo Russo, al termine della cerimonia di premiazione dell’evento celebrato a San Giovanni in Fiore e voluto proprio dal sindaco della Comunità silana, nonché presidente della Provincia di Cosenza, per la settimana del Turismo delle Radici. «Quella di San Giovanni in Fiore – ha ribadito il primo cittadino di Saracena – è stata una occasione importante per far conoscere la nostra cultura, la nostra storia, le nostre tradizioni, la nostra identità, puntando su questi fattori come tratti distintivi della nostra capacità attrattiva in termini turistico esperienziali che devono corroborare un sistema dell’accoglienza che deve vederci sempre più protagonisti insieme a tutte le altre peculiarità che possiamo offrire a coloro che scelgono di visitare Saracena».

Una esperienza comunitaria, quella dell’evento nel Parco Nazionale della Sila, che ha visto lavorare insieme amministrazione comunale di Saracena e Pro Loco Sarucha, presieduta da Elisa Montisarchio, e che è stata sottolineata dal sindaco Russo con i «sentiti ringraziamenti per il lavoro svolto alla presidente Montisarchio e Federica De Marco, Rita Forte, Giulia Tramonte e Mimmo Russo per la preziosa collaborazione per la riuscita della partecipazione ad un evento che ha saputo puntare sulla volontà di preservare la tradizione riunendo in un unico grande evento la valorizzazione dei costumi della tradizione calabrese, non solo locale, ma delle minoranze etno-linguistiche che caratterizzano la storia religiosa, culturale e identitaria della nostra terra».  Il Festival è stato presentato da Francesca Russo e Ugo Floro e ha visto la giuria tecnica presieduta da Anton Giulio Grande, stilista di punta e commissario di Calabria Film Commission, con all’interno il famoso orafo Giancarlo Spadafora, la storica dell’arte Vittoria De Luca e l’artista della moda Sara Digiovanni.

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