Molinaro: “la triplice intimidazione nella Sibaritide impone di alzare la guardia”
LO AVEVA detto recentemente l’allora Procuratore della Repubblica della DDA di Catanzaro Nicola Gratteri: “nella Sibaritide per tanto tempo c’è stata una sottovalutazione del problema si è sempre pensato che la ‘ndrangheta non c’era … che al massimo c’era una criminalità minore fatta dagli appartenenti all’etnia rom”. La ‘ndrangheta, fiuta gli affari, ha tollerato questa presenza e ora seguendo l’importante flusso di soldi che gira in questa area conferma il grado di penetrazione, con un controllo del territorio esercitando una capacità di influenza. e prepotenza. Questo dichiara il presidente della Commissione Consiliare antindrangheta Pietro Molinaro (nella foto). “La triplice intimidazione in questa area nell’arco di 36 ore, al giornalista Luigi Cristaldi, alla presidente del Consiglio comunale di Corigliano-Rossano Marinella Grillo e ad un imprenditore -a loro va la mia vicinanza e solidarietà insieme alle loro famiglie – è un chiaro segnale che si vuole alzare il livello su punti nevralgici ed essenziali per la democrazia: l’informazione, le istituzioni e l’imprenditoria sana. Gli importanti investimenti che ci sono nella Sibaritide stanno attirando gli appetiti di una ‘ndrangheta di serie A, che non dimentichiamo è la più importante e pericolosa organizzazione criminale italiana, che vuole sbarazzarsi e impaurire chi denuncia e si batte per la legalità. Le Istituzioni preposte lo hanno già programmato, per il mio ruolo, da presidente della Commissione Consiliare chiedo che venga convocata una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per stabilire una serie di iniziative tra cui il rafforzamento delle forze dell’ordine sul territorio per non accorgersi troppo tardi di essere diventati quasi ostaggi di questa criminalità ed evitare che si rafforzi la sua presenza capillare, consolidata e pervasiva. Questo – conclude Molinaro – significa dare fiducia ai cittadini e contribuire ad abbattere un eventuale muro di omertà”.