La voce dei vescovi calabresi sulla Sanità: “i poveri rischiano di essere dimenticati”
La Chiesa calabrese scende in campo per dire la sua su uno dei temi più importanti per la popolazione calabrese quale quello della Sanità. Un settore che, per la nostra regione, viene associato da circa quindici anni a commissariamento da parte del Governo centrale per l’enorme debito generato e le inadempienze della rete ospedaliera e territoriale. Lo fa attraverso la voce autorevoli di alcuni vescovi calabresi che, nei giorni scorsi, hanno espresso una posizione netta e chiara sullo stato della Sanità nella nostra regione. Proprio in questo periodo gli ultimi dati Agenas indicano che la spesa sanitaria per la mobilità passiva, ovvero per i calabresi che decidono di curarsi fuori regione ammonta a circa 300 milioni di euro. Una cifra troppo elevata che rappresenta un segno tangibile di una sfiducia che i calabresi hanno nei confronti della Sanità della nostra regione. Proprio in un recente incontro svoltosi presso la Bcc Mediocrati di Rende il vescovo di Cassano all’Jonio e vice – presidente della Cei, mons. Francesco Savino, aveva invocato una vera e propria svolta nella sanità calabrese e meridionale con un monito alla politica di non intromettersi troppo nella sua gestione. Cita Rosario Livatino il presule cassanese in quanto, come affermava il giovane magistrato di Agrigento, preoccupa “il silenzio degli onesti”. Più volte, da ultimo nei giorni scorsi, sul tema era intervenuto anche l’arcivescovo di Cosenza, mons. Giovanni Checchinato il quale ha evidenziato delle criticità incontrate in questo primo anno in terra cosentina. Mons. Checchinato ha espresso la sua preoccupazione per una Sanità sempre più in mano ai privati che rischia di dimenticare i poveri. Anche a Reggio Calabria l’Arcivescovo, mons. Fortunato Morrone, presidente della Conferenza ha lanciato un accorato appello alle istituzioni per i malati psichiatrici e per tutelare gli operatori sanitari in questo settore. Non solo cattive notizie però in quanto da poco la Regione Calabria ha emanato le linee guida per l’attivazione del nuovo Cup regionale al fine di ridurre le liste d’attesa e la società padovana. ha scelto la città di Rende quale sede di un nuovo hub multidisciplinare e odontoiatrico “San Marco” per migliorare accesso alle cure e limitare la mobilità sanitaria.
(Fabio Liparoti)
Fonte: Parola di Vita