A Santo Stefano di Rogliano un giardino dedicato alla memoria di Enzo Tortora (video)
Il 17 giugno 1983 fu arrestato con l’accusa di traffico di droga e associazione di stampo camorristico. Enzo Tortora, attore, giornalista, autore e conduttore tra i più importanti (e famosi) in Italia, da quel giorno sarà al centro di un caso clamoroso con risvolti umani, politici e giudiziari destinati a dividere l’opinione pubblica sino al 13 giugno 1987. In quella data, infatti, la Corte di Cassazione porrà fine alla vicenda confermando la sentenza di secondo grado che circa un anno prima aveva lo assolto per non aver commesso il fatto. Uno dei giudici del processo di appello, Michele Morello, dirà: “abbiamo assolto chi dovevamo assolvere e condannato chi dovevamo condannare”. Tortora era tornato alla guida di <Portobello> esordendo con la frase diventata poi famosa: “dunque, dove eravamo rimasti?”. Nativo di Genova ma di origini napoletane, dopo la laurea in giurisprudenza era stato protagonista prima in radio poi sul piccolo schermo contribuendo alla realizzazione di format d’intrattenimento tra i più innovativi e di successo.
Colto, elegante, creativo, per molti aspetti visionario, Enzo Tortora è stato un anticipatore rispetto a quella che sarebbe stata la tv del futuro e il processo di rimediazione seguito all’avvento di Internet. La sua carriera, la sua vita saranno stravolte da un “errore-orrore” giudiziario incredibile quanto inquietante. Morirà prematuramente il 18 maggio 1988. Tortora aveva ricoperto anche il ruolo di parlamentare europeo nelle fila del Partito Radicale. Alla sua memoria l’Amministrazione comunale di Santo Stefano di Rogliano ha intitolato il nuovo giardino pubblico di località <Vallegiannò>, nell’area di Piano Lago. L’iniziativa si è tenuta alla presenza del sindaco Lucia Nicoletti, di altre autorità, docenti e studenti. Alla scopertura della targa commemorativa con benedizione del parroco don Franco Staffa è seguita una conferenza in cui, oltre al “Caso Tortora”, sono stati affrontati temi relativi all’amministrazione della giustizia nello Stato di diritto, al ruolo della magistratura e a quello dell’avvocatura, alle garanzie costituzionali. Hanno relazionato il sindaco, l’assessore comunale Santo Orrico, il dirigente scolastico Mariella Chiappetta, il presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Cosenza, Ornella Nucci, il presidente della Camera penale <Fausto Gullo>, Roberto Le Pera, e il giornalista Francesco Kostner. Quest’ultimo co-autore (assieme all’avvocato Raffaele Della Valle) del libro-intervista “Quando l’Italia perse la faccia”, che ricostruisce la vicenda giudiziaria di Enzo Tortora.
(Gaspare Stumpo)
Fonte: Parola di Vita