Bianchi, il Fondo librario intitolato alla memoria di Rosario Rubbettino

“ROSARIO Rubbettino è stato un personaggio illustre, un visionario. Una figura da prendere ad esempio che ha dato vita ad una realtà editoriale di caratura nazionale ed internazionale”. Lo ha affermato la giornalista Rossana Muraca nel corso della cerimonia di intitolazione del Fondo librario comunale, avvenuta nei giorni scorsi a Bianchi. Alla iniziativa hanno partecipato (e sono intervenuti) i sindaci Pasquale Taverna (Bianchi), Salvatore Parrotta (Panettieri), Raffaele Pane (Scigliano) e Michele Chiodo (Soveria Mannelli), il delegato comunale alla Cultura, Rino Pascuzzo, la docente Giovanna De Sensi Sestito. Presenti, tra gli altri, i familiari dell’editore scomparso (tra i quali la signora Rosetta Palma e il figlio Florindo), autorità, intellettuali ed esponenti dell’associazionismo. Scopo del Fondo è quello di raccogliere le pubblicazioni della casa editrice soveritana (oltre 2000 titoli con una produzione annuale di 150 volumi) e, contemporaneamente, rappresentare uno spazio del sapere e di promozione della cultura. “Questo fondo – ha affermato il sindaco Pasquale Taverna – oltre ad arricchire la nostra biblioteca sarà parte integrante del Sistema Bibliotecario Nazionale in omaggio ad un editore di successo, un uomo innamorato dei libri e appassionato di autori dialettali calabresi, e favorire la consultazione dei testi a ricercatori, docenti, studenti e amanti della lettura. Attraverso il fondo – ha proseguito Taverna – intendiamo mantenere vivo il ricordo di Rosario e preservare la sua eredità imprenditoriale e culturale per le generazioni future”. Nel corso degli interventi sono state evidenziate le doto umani e professionali di Rubbettino, la sua capacità nel “guardare lontano” in un settore tanto complesso quanto impegnativo, sicuramente determinante per il prestigio della Calabria. Rosario Rubbettino ha contributo al progresso economico e sociale della regione. Il suo modello imprenditoriale ha guardato (e continua a guardare) allo sviluppo del territorio avendo come riferimento la cultura come catalizzatore di crescita individuale e collettiva.   

(Gaspare Stumpo)

Fonte: Parola di Vita

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