Anche il Savuto celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato
IL CONCERTO etnico Griot Senegalese <Boto Cissokho Trio> ha concluso la quattro giorni itinerante nei territori di Marzi, Parenti, Paterno Calabro e Rogliano, legata alla Giornata Mondiale del Rifugiato. Un programma intenso promosso in sinergia tra Mo.Ci., Fare sistema oltre l’accoglienza, Azione Famiglie Nuove, Fo.Co. e Mifa, sostenuto dagli enti locali e dal mondo del volontariato. In cartellone convegni, dibattiti, esperienze a confronto, spettacoli, giochi inter-popolari e degustazioni multietniche. Eventi che hanno confermato il modello di buona accoglienza e integrazione sperimentato nelle quattro Comunità del Savuto, sia per quanto riguarda i progetti del Mo.Ci. (4 famiglie a Marzi e a Parenti, 3 famiglie a Paterno Calabro) sia per quanto riguarda la <Casa d’Ismaele> per minori non accompagnati (15 giovani a Rogliano). La presenza di migranti nei piccoli centri del sud Cosentino ha prodotto un processo di cambiamento apparso sin da subito positivo nonostante, purtroppo, la carenza di risorse economiche e servizi. E questo grazie alla interazione tra Comuni, scuole e centri di accoglienza, che hanno gestito (e accompagnato) il fenomeno con grande sensibilità e naturalezza. “Occorre pensare alla immigrazione come una opportunità. Nelle nostre Comunità – ha spiegato Antonio Simarco – ci sono famiglie che vivono la realtà di tutti i giorni costituendo un valore aggiunto sul piano sociale, economico e culturale”. Il presidente del Consiglio comunale roglianese è intervenuto all’incontro con i tutori e il personale dei Msna assieme a Maria Salvino nella doppia veste di assessore comunale e componente dell’equipe multidisciplinare di <Casa d’Ismaele>, Giuseppe Di Gioia (tutore) e Ciro Servillo (docente emerito). Tutti hanno sottolineato la necessità di governare il contesto delle migrazioni pensando a un grande “progetto di umanità”, considerando il processo ineluttabile, andando incontro alla diversità e alla pluralità delle culture senza paure ma con la consapevolezza che uno sforzo reciproco di conoscenza e convivenza sia in grado di generare pace e benessere per tutti.
(Gaspare Stumpo)
Fonte: Parola di Vita