Rogliano, conclusa la ventottesima edizione del Grest
“Un’esperienza positiva soprattutto per la sintonia che si è venuta a creare tra animatori e bambini, ricca di umanità, di bene e di accoglienza reciproca. Volevamo un Grest in cui ogni persona riconoscesse i propri talenti per fare qualcosa di importante nella vita per se stessi e per gli altri”. Lo ha detto suor Silvana Capretti, responsabile del Gruppo Ricreativo Estivo, iniziativa giunta alla 28^ edizione che si è svolta presso la struttura delle Madri Canossiane dal 24 giugno al 12 luglio scorsi. Oltre cento piccoli protagonisti (suddivisi in sei gruppi) si sono dati appuntamento per giocare, riflettere, stare insieme e confrontarsi. Una cinquantina gli animatori che li hanno seguiti al termine di una fase di preparazione durata alcuni mesi. “Il Grest è una esperienza di società, età e culture differenti. All’interno di essa – ha spiegato suor Capretti – viene curata la particolarità dell’educazione dei giovani. Compresa quella degli animatori. L’obiettivo è far capire ad ogni persona chi è. E come può agire rendendosi utile agli altri. Anche il gioco mira a far emergere la qualità di ogni singolo partecipante”. La manifestazione si è arricchita di un <Picnic con i genitori> e di una <Festa dei nonni>. Un insieme di attività adatte agli adulti e di interazione con i più piccoli. “Questo – ha precisato la suora – per sottolineare che il gruppo estivo non è un settore separato dal paese. Se i bambini crescono formati è un bene per tutti: meno cattiveria, meno bullismo, meno droga, più serenità per le famiglie. In questo posto si sentono felici e capiscono di far parte di una comunità più grande dove la sensibilità verso i bisognosi, il volontariato, giocano un ruolo fondamentale”. Di origini bresciane, cittadina onoraria, suor Silvana Capretti si reca nel Savuto da circa trent’anni. “In Calabria mi sento a casa. Sono accolta, la gente mi vuole bene”. La religiosa ha colto l’occasione per rivolgere un appello alle istituzioni affinché prestino “un’attenzione particolare verso i minori se vorranno avere – ha detto – una società più tranquilla e più giusta”. Nel corso della giornata conclusiva, che ha registrato la presenza dell’arcivescovo Checchinato, la superiora delle Suore Canossiane di Rogliano, madre Franca Inturre, ha ringraziato quanti hanno sostenuto il Grest e augurato ai giovani di essere, con il sostegno degli adulti, “stelle luminose” per la società.
(Gaspare Stumpo)
Fonte: Parola di Vita