Comune unico Cosenza-sud, è ora di passare all’azione *

RICEVIAMO e pubblichiamo:

IL RECENTE pronunciamento del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto in “favore di un processo  fusionistico che, ormai, è diventato inevitabile in un quadro di modernizzazione degli assetti istituzionali e della ridefinizione dei confini” riteniamo sia motivo di stimolo per quegli amministratori locali che, legati al campanile ed alla poltroncina che spesso occupano per lunghe dormite precedute e seguite da altrettanto lunghi e sgradevolii sbadigli, non percepiscono ancora il valore  della forza che con l’unione acquisterebbero i loro Comuni. Il governatore Occhiuto con questo suo ultimo intervento  potrebbe rendersi protagonista di una riforma epocale che  – come sostiene Luigi Perri  fondatore con Francesco Garofalo del  Comitato per il Comune unico della Cosenza-sud –  non sarebbe solo “funzionale a riequilibrare il rapporto tra abitanti e territorio ma anche a creare le condizioni per determinare una svolta nei  processi di sviluppo locale attraverso il potenziamento di enti che potrebbero essere destinati a governare meglio più ampi territori salvaguardando l’organicità strategica dei progetti  e degli  interventi”. D’altra parte chi è che non vede ancora oggi lo stato di disagio e di difficoltà economica in cui versano tutti i paesi della Valle del  Savuto? C’è però, oggi, un gran fermento nella zona per poter stabilire un equilibrio e per immettersi nella via del definitivo riscatto della Cosenza-sud. Dopo oltre 50 anni  dacchè se ne parlò per la prima volta su iniziativa e per idea di Salvatore Oddo si torna a prospettare l’esigenza di una fusione tra Comuni (Rostema) per la cui  realizzazione  è nato per l’appunto  un “Comitato per la costituzione di un Comune unico nell’area sud-cosentina” che ha avuto già tante  e qualificate adesioni.

Da non dimenticare, comunque,  che già a seguito della poderosa campagna giornalistica sulla Cosenza-sud condotta sulla stampa quotidiana da Salvatore Oddo venne organizzato a Rogliano dall’Amministrazione comunale un importante convegno che fece il punto sulla situazione reale della zona e sulle prospettive di sviluppo della stessa. Il convegno, cui  erano presenti  l’on. Buffone, il presidente della Regione prof. Guarasci  e l’assessore provinciale all’assistenza avv. Perfetti, oltre  tutti i sindaci dei paesi del Savuto, fu di importanza fondamentale rappresentando una pietra miliare – eravamo agli albori degli anni ’70 –  nel tragitto che avrebbe portato al definitivo e sospirato sviluppo economico della Valle del Savuto. Sviluppo che fu inquadrato in una ipotesi  rilevabile dall’assetto territoriale della Calabria, il cosiddetto Progetto ’80, che prevedeva un’area dello Stretto – tutta l’area del sud fino a Vibo – ed un’area del centro con il resto del  territorio.

“L’unione fa  la forza” fu il grido di allarme lanciato in quella occasione dai sindaci presenti. Il decantato sviluppo proclamato dal cosiddetto progetto ’80 non si vide e mai come oggi il richiamo all’unione è attuale e necessario.  Se allora furono gettate le basi per il nuovo assetto  urbano del Savuto è oggi indispensabile procedere con un  nuovo convegno  intercomunale – che  su questo giornale  abbiamo già  sollecitato al sindaco di Rogliano – cui invitare il presidente della Regione affinchè con le popolazioni interessate si  passi alla fase realizzativa del nuovo centro della Cosenza sud cui sono riposte le uniche speranze di rilancio della Valle. Convegno che dovrebbe portare alla redazione  di  un Piano concordato con problemi, soluzioni  e  prospettive di ogni  singolo comune, nessuno escluso.

* Ciro Oddo

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