Catanzaro. Terzo Settore, delegazione del Co.s.s.a.c. incontra l’assessore regionale al Welfare
SU IMPULSO del Coordinamento Strutture e Servizi Socio-Assistenziali della Calabria (CO.S.S.A.C.), presieduto dalla dott.ssa Sonia De Luca di Bisignano, si è tenuto, presso la Cittadella Regionale Calabra, un incontro con il neo-assessore alle “Politiche Sociali, Cultura, Politiche Giovanili e dello Sport”, dott.ssa Capponi Caterina.
All’incontro, presente anche l’ing. Nicola Daniele attento osservatore delle problematiche trattate, ha partecipato una nutrita delegazione del CO.S.S.A.C., provenienti da diversi ambiti territoriali regionali (Castrovillari, Montalto-Bisignano, Rogliano, Cirò Marina, Crotone, Polistena). In un clima di collaborazione e ascolto – dopo avere espresso la necessità di recuperare un ruolo di dignità ai soggetti impegnati nel c.d. “Terzo Settore”, spesso, fino ad oggi, considerati, dai diversi livelli istituzionali, “rompiscatole e da evitare”, invece che valide “risorse” da utilizzare – sono state esposte le principali problematiche del welfare calabrese, in particolar modo alcune criticità che l’attuazione del Regolamento Regionale n. 503/2019 e ss.mm.ii (la discussa Riforma della L. 328/2000) ha creato nella gestione dei servizi essenziali residenziali e semi residenziali, case famiglie e centri diurni per disabili, minori, case di riposo, centri antiviolenza, centri per donne in difficoltà, ecc.
I rappresentanti del CO.S.S.A.C. hanno, quindi, evidenziato alla neo-assessora – consegnandoLe un documento di sintesi – alcuni dei problemi e delle criticità da affrontare nell’immediato, per scongiurare il rischio della chiusura di diverse strutture, abbandonando a sé stessi gli utenti ospitati.
Fra gli altri ed In estrema sintesi, sono stati illustrati e discussi i seguenti punti:
Analisi fabbisogno e riparto fondi; Avviso Pubblico annuale per l’inserimento degli utenti nelle varie strutture, nonostante un piano assistenziale individuale e/o l’inserimento per motivi di urgenza; calcolo retta assenze-temporanee, modalità di compartecipazione degli utenti alla retta e “Franchigia di € 250,00”, “concessa” mensilmente a disposizione dell’utente. Inadeguata, insufficiente e mortificante, stante i molteplici bisogni (anche di stimolo) di cui gli utenti necessitano anche se vivono in strutture; Organici che come più volte fatto presente c’è la necessità di rivedere l’organico delle figure professionali da garantire per le diverse tipologie di strutture, sulla base di quanto gli operatori giornalmente sperimentano “sul campo”. Ciò può avvenire senza aggravio di spesa; Necessità di trasparenza e chiarezza nelle procedure adottate nei diversi “ambiti Territoriali. Tutti assistiamo ad un diverso (e spesso contrastante) comportamento operativo, posto in essere, per analoghe problematiche e procedure affrontate, ma con diverse soluzioni, negli “ambiti Territoriali” del Sistema socio-assistenziale, che, invece dovrebbe avere regole uguali e chiare per tutti e condivise. Si auspica un protocollo con linee guide condivise ed emanate a livello regionale e da valere sull’intero territorio.
Alla fine dell’incontro, particolarmente collaborativo e significativo è stato l’atteggiamento del neo assessore regionale, che ha dimostrato sensibilità e volontà nell’affrontare le questioni legate al bisogno delle persone fragili. Il suo impegno a prendere consapevolezza e a “vedere il da farsi” lascia intravedere la volontà di dare risposte concrete a chi opera quotidianamente per migliorare la qualità della vita delle persone. Il COSSAC ha evidenziandone l’importanza dell’ascolto da parte delle Istituzione e di coloro che operano concretamente nel nostro territorio e che alcune modifiche della cosiddetta Riforma del welfare sono urgenti e necessarie, per un’adeguata gestione dei servizi socio-assistenziali, tenendo presente l’universale principio della dignità umana.
Ci si è, quindi, ripromessi di rivedersi a breve, appena l’assessore, per come assicurato, avrà avuto risposte sui punti affrontati, anche dai responsabili delle strutture regionali.
Fonte: CO.S.S.A.C. (Coordinamento Strutture e Servizi Socio-Assistenziali della Calabria)