“L’Alto Tirreno Cosentino, un territorio che nutre” *
RICEVIAMO e pubblichiamo:
“Il Tirreno cosentino: un territorio che nutre” è il tema di un importante simposio scientifico convocato recentemente presso il Castello della Valle in Fiumefreddo Bruzio e che, oltre alla partecipazione di illustri relatori, si è avvalso anche dell’apporto del clinico e senologo prof. Raffaele Leuzzi, del Presidio di Prevenzione Oncologica di Roma, noto in particolare per i suoi studi sul tumore della mammella per la cui prevenzione e terapia ha dato un contributo riconosciuto da tutta la comunità scientifica internazionale. Ma Leuzzi, da buon calabrese più che mai legato alla sua terra ed alle tradizioni che la caratterizzano, ritiene che “prendersi cura del cibo significa anche prendersi cura del territorio”. Ed infatti “il cibo racconta il territorio, intrecciando sapori, tradizioni e natura. Capire come nasce e viene trasformato ci aiuta a scegliere alimenti sani, invece di quelli ultra-processati. Mangiare è un legame profondo tra uomo, terra e cultura”.
Il Tirreno cosentino: un territorio che nutre e che previene e guarisce in specie dalle malattie del progresso aggiungeremmo noi. Quale scelta migliore, Fiumefreddo, per parlare di cibo, cibo sano, a quasi 15 anni dal riconoscimento della dieta mediterranea come “patrimonio culturale immateriale dell’umanità” da parte dell’Unesco! Riconoscimento che si è aggiunto ad altri che hanno definito l’alimentazione mediterranea come la “migliore al mondo capace di esaltare i tratti di unicità della tradizione enogastronomica del paese” i cui riflessi nella cultura, nell’abbondanza e nella penuria, sono stati affrontati nell’intervento di Mauro Francesco Minervino. Tradizione di cibi sani che trova le sue radici proprio in Calabria, sul Tirreno, a Nicotera per l’esattezza, dove gli inventori della dieta mediterranea, Keys insieme all’italiano Fidanza, effettuarono i loro studi e dove ne avvenne la codifica da parte del Seven Countries Study e che determinarono nella Regione Calabria l’approvazione all’unanimità della legge sulla “Valorizzazione della dieta mediterranea di riferimento di Nicotera”.
A Fiumefreddo, nel simposio patrocinato dal Comune e presentato dal sindaco Fortunato Rosario Barone, è stato ribadito come i prodotti alimentari del Tirreno posseggano tutte le caratteristiche nutrizionali e proprietà organolettiche specifiche di un cibo sano che ne determinano gli aspetti benefici tipici del regime alimentare mediterraneo (Leuzzi). Il valore delle materie prime tipiche dell’area tirrenica e rispondenti a criteri di sicurezza alimentare insieme alla qualità ed integrità delle stesse ha trovato spazio nella relazione di D’Ambrosio.
Iniziative, progetti ed azioni che potrebbero costituire una vera e propria rete operativa idonea ad esaltare anche il cibo come fattore socializzante fra generazioni sono state illustrate da Massimo Benedetti.
Loredana De Brasi ha messo in evidenza l’attenzione di Baticos bio-distretto dell’alto Tirreno cosentino finalizzata ad un ritorno all’agricoltura in chiave innovativa con coltivazione biologica ed attività eco turistica come premessa di sviluppo di un territorio rurale per arginare lo spopolamento continuo della montagna e l’invecchiamento degli addetti all’agricoltura. Maria Procopio con i sogni di una amante del territorio sotto il regno delle capre e Assunta Frangella con una delizia tutta di Fiumefreddo: la “filiciata” hanno concluso piacevolmente l’incontro.
* Ciro Oddo