Sezioni Anpi Presila e Polistena: insieme per una giornata di studio sulla figura di Fausto Gullo

LE SEZIONI Anpi Presila “E. Zumpano” di Casali del Manco (Cs) e “T. Talotta Gullace” di Polistena (Rc) hanno celebrato il loro gemellaggio con una giornata di studio dedicata alla figura di Fausto Gullo, del quale ricorre il cinquantenario della morte, avvenuta a Macchia di Spezzano Piccolo, adesso Casali del Manco (Cs), il 3 settembre 1974. L’iniziativa ha inteso valorizzare “dal basso” la spinta percepita durante la Conferenza delle Anpi del Mezzogiorno, a Paestum nell’aprile del 2024, a far circolare le conoscenze tra le sezioni. I territori delle due sezioni sono accomunati da una storia di lotte contadine per la terra, nate nell’800 e acuitesi con il fascismo, che l’impegno di Fausto Gullo, Ministro dell’Agricoltura dei Governi Badoglio e De Gasperi e Costituente comunista (fu il primo a parlarne e a sostenere la necessità dell’istituzione di un’Assemblea Costituente), riuscì a mettere al centro dei primissimi provvedimenti dei governi del Dopoguerra. Le due sezioni si sono incontrate presso la Biblioteca Gullo-Casa Museo Fausto e Luigi Gullo, accolti dalla direttrice Antonella Bongarzone nella saletta della Biblioteca, dove hanno dato luogo ad un breve dibattito sul ruolo avuto da Fausto Gullo nel territorio della Presila cosentina e nella politica nazionale, con interventi di Massimo Covello (presidente Anpi Presila), di Francesco Mammola (presidente Anpi Polistena), di Donatella Loprieno (Costituzionalista Unical) e di Giorgio Castella (Anpi Polistena) e allo scambio di doni per sancire il gemellaggio. Successivamente la direttrice e la sua collaboratrice Antonella Salatino hanno guidato il gruppo alla visita dei tanti tesori della Casa Museo, la dimora della famiglia Gullo dal 1835, dove il costituente Fausto e suo figlio Luigi, professore e senatore, vissero e morirono. Successivamente il gruppo si è spostato nei boschi di castagno della Sila, in un altro luogo iconico della Resistenza del Mezzogiorno: il Rifugio di Pratopiano di Pedace. Questo luogo, a circa 900 s.l.m., fu scelto dal Partito Comunista Clandestino per nascondere e proteggere il dirigente Pietro Ingrao che a Milano rischiava di essere catturato dai fascisti, dal marzo al luglio del 1943. Qui, dopo un pasto conviviale, Peppino Curcio, figlio di Cesare Curcio (dirigente comunista e deputato dal 1952 al 1958), ha raccontato la storia del Cln di Cosenza e dei mesi trascorsi da Ingrao in quel luogo attraverso la raccolta di documenti e fotografie del piccolo Museo lì allestito. Al calar del sole, la bella iniziativa si è conclusa con il sapore delle “ruselle” (caldarroste) e l’odore del bosco tutt’intorno.

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