Savuto. Unione dei Comuni e questioni locali. Costanzo: “la via maestra è ragionare da territorio”

Costanzo

“LA VITTORIA del No al referendum sulla città unica di Cosenza, Castrolibero e Rende ha accesso inesorabilmente i riflettori sull’opportunità di unire o no i Comuni a sud del capoluogo. Il Savuto ora deve interrogarsi se proseguire sul progetto, se il territorio è maturo o, come per i tre Comuni dell’area urbana, l’apatia prevalga su tutto”. Lo ha sottolineato il consigliere comunale di Rogliano, Giandomenico Costanzo, secondo il quale “la via maestra è ragionare da territorio, promuovendo la cooperazione, facendo emergere la vocazione agricolo-turistica dettata dall’orografia del territorio. Un processo politico-sociale che oggi ci impone di guardare oltre”. Intanto, in un’ottica avulsa dalla discussione sul tema fusionista, sicuramente distaccata dalle “spinte” per il Si alla unione dei Comuni nella zona sud di Cosenza, la Giunta comunale di Mangone ha deciso di intraprendere un’azione legale per ottenere la modifica della denominazione dello svincolo autostradale A2 del Mediterraneo, attualmente indicato come <Rogliano>. Secondo gli amministratori mangonesi la denominazione “è anacronistica e crea confusione tra gli automobilisti, danneggiando l’economia locale”. “Questa situazione è un paradosso – ha affermato il sindaco Orazio Berardi. Lo svincolo è interamente situato nel nostro territorio ma il nome di Mangone è assente. Chiederemo che venga inserita la denominazione Piano Lago di Mangone accanto a quella di Rogliano”. Il primo cittadino ha sottolineato come la mancata corrispondenza tra la denominazione dello svincolo e la sua effettiva ubicazione stia causando disagi alle attività economiche, in particolare alle strutture ricettive. L’iniziativa intrapresa dal Comune di Mangone e il dibattito sull’unione dei Comuni a sud di Cosenza fanno parte di una visione opposta che tuttavia non deve precludere la necessità di guardare al territorio nella sua interezza superando le politiche localistiche. Lo stesso Costanzo ha evidenziato come “queste politiche votate alla cura del proprio orticello senza una visione d’insieme e di territorio hanno portato ad una sottovalutazione del Savuto con conseguente marginalizzazione. D’altro canto – ha spiegato il consigliere – nel caso dello svincolo di Mangone è da analizzare se realmente una <denominazione errata> possa avere ripercussioni concrete sull’economia e sulla percezione di un territorio. È fondamentale – ha concluso Costanzo – che le amministrazioni locali adottino un approccio più ampio e collaborativo, un dialogo responsabile, quello richiesto alla politica, ovvero, decidere sulle azioni più importanti da assumere nel pieno interesse della collettività superando le divisioni e quanto prima le <diverse visioni>”.

(Massimiliano Crimi)

Fonte: Parola di Vita

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