Rogliano. Immacolata Concezione: storia e religiosità locale *
di Gaspare STUMPO *
LA COMUNITA’ di Rogliano ha celebrato la sua Patrona. Lo ha fatto con fede e trasporto emotivo partecipando agli eventi promossi dall’Unità pastorale di San Pietro e Santa Lucia che hanno previsto, come sempre, il novenario con due funzioni eucaristiche (ore 6 – ore 18) e una serie di iniziative legate alla pratica religiosa, alla cultura e alla tradizione popolare. Maria madre di Dio e degli uomini. La figura della Immacolata Concezione è fortemente legata alla storia e alla religiosità locale. Lo testimoniano alcuni affreschi riguardanti la vita della Madonna in cui è presente la riconoscenza “immacolista” da parte dei fedeli ancor prima della promulgazione del dogma dell’8 dicembre 1854. E diversi riferimenti artistico-iconografico con connotazioni anche di carattere istituzionale. La devozione nei confronti della Vergine è un segnale forte che dalle parti del Savuto ha contraddistinto più epoche tramandandosi di generazione in generazione. Nei momenti più difficili della sua storia la Comunità roglianese ha riconosciuto nella madre spirituale il riferimento più alto sino a proclamarla sua “Regina e Patrona”. Nella madre celeste il popolo ha “visto” la madre terrena. E’ “il volto della madre che si rivela in Maria” ha spiegato don Enzo Gabrieli nel corso della presentazione del libro <Con Maria Dio bussa alla porta del cuore>, avvenuta nel corso del novenario. In linea con questo spirito si è svolta la consacrazione dei bambini e dei ragazzi a Maria Santissima Immacolata, che alla vigilia della festa ha segnato la partecipazione dell’arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, mons. Giovanni Checchinato. Tantissimi giovani che partecipano alle attività di catechismo o a quelle in preparazione della cresima hanno accolto l’alto prelato in un contesto di preghiera e riflessione sul senso del “donarsi alla Vergine” come missione. Come atteggiamento positivo nella vita di tutti i giorni: in famiglia, con gli amici, a scuola, in parrocchia e nei luoghi di socializzazione. Oltre al parroco don Serafino Bianco, nella celebrazione delle Sante Messe nel corso dei nove giorni si sono alternati diversi sacerdoti. La pioggia, purtroppo, non ha permesso la processione per le strade della cittadina. Si è tenuto come sempre, invece, il rito della consegna delle Chiavi della Città.
* gasparemichelestumpo@pecgiornalisti.it
Fonte: Parola di Vita