Ex LsU-LpU, l’Unione Sindacale di Base protesta a Catanzaro: “adeguare stipendi e contributi”

SI E’ SVOLTO ieri presso la Cittadella Regionale di Catanzaro un partecipato presidio dei lavoratori ex LsU-LpU promosso da Usb Pubblico Impiego Calabria. Tuttavia, nonostante l’importanza delle problematiche oggetto dell’iniziativa, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha scelto di ignorare le richieste dei manifestanti, rifiutando ancora una volta di incontrarli e dimostrando un atteggiamento di totale chiusura e disinteresse verso le loro legittime rivendicazioni. Le ragioni della protesta sono chiare e urgenti. In primo luogo, molti Comuni non hanno ancora adeguato i contratti di questi lavoratori, costringendoli a svolgere mansioni fondamentali con contratti a 23-24 ore settimanali e stipendi minimi, insufficienti per garantire una vita dignitosa. Questa situazione è inaccettabile, considerando che in altri comuni è stato già possibile portare l’orario di lavoro a 36 ore settimanali.
A ciò si aggiunge l’annosa questione dei contributi figurativi. La legge che ha permesso la stabilizzazione degli LsU e LpU prevedeva l’erogazione dei contributi solo in forma figurativa, con gravi conseguenze per il futuro di questi lavoratori che rischiano di percepire una pensione minima, poco superiore ai 400 euro mensili: una cifra indegna, che non garantisce nemmeno la sopravvivenza.
Usb Pubblico Impiego Calabria chiede con forza che si trovino le risorse necessarie per trasformare questi contributi da figurativi a reali, consentendo così ai lavoratori di accedere a una pensione dignitosa, frutto di anni di servizio e sacrifici. Inoltre, è indispensabile che tutti i comuni adeguino i contratti portandoli a 36 ore settimanali, come già avvenuto in alcuni enti locali.
Di fronte all’ostinata indisponibilità del presidente Occhiuto ad ascoltare le richieste dei lavoratori, Usb annuncia la proclamazione dello stato di agitazione per tutti gli enti locali della Regione Calabria. Nei prossimi giorni saranno convocate nuove assemblee, manifestazioni e iniziative di lotta, fino a quando non saranno ottenute risposte concrete e soluzioni adeguate.
Usb Pubblico Impiego Calabria invita tutti i lavoratori e le lavoratrici a partecipare attivamente a questa battaglia di giustizia sociale, per difendere i diritti di chi, da troppo tempo, è vittima di precarietà, sfruttamento e abbandono istituzionale. La lotta continua: nessuno deve essere lasciato indietro.
Fonte: Usb Calabria