Savuto: il “Sentiero dei Tre Ponti” funziona. Ma serve un progetto comune
Ennesimo test turistico-emozionale con effetto positivo per il Savuto. Quante volte ne abbiamo scritto! Serve promuove il territorio e le sue bellezze. Questo nostro ritornare sull’argomento speriamo possa essere di sprono “a qualcuno” per un progetto serio di promozione e valorizzazione turistica della Vallata. Serve affiancare le Associazioni, sostenerne le attività. Il “Sentiero dei Tre ponti” ha entusiasmato tutti. Numeri di presenze che negli anni hanno registrato un crescendo. Per gli appassionati delle passeggiate in natura, il tracciato che parte da Rogliano e giunge fino al Ponte di Annibale (che ricade nei territori di Scigliano e Altilia) il messaggio è univoco: il sentiero è da promuovere affinché più naturalisti, famiglie e sportivi possano goderne. Domenica scorsa i volontari Anir hanno accompagnato lungo i venti chilometri di cammino un gruppo di appassionati alla scoperta dei Ponti di Tavolaria, Fratte e Annibale. Biodiversità, fresche acque del fiume Savuto, suoni della natura, storia ed archeologia hanno rapito l’attenzione dei partecipanti. “Senza alcun dubbio” – fanno sapere gli organizzatori. “Da oggi i nostri nuovi amici sono divenuti ambasciatori del verde sentiero del nostro territorio”. Chi non crede nel passa parola? Nel messaggio positivo che rimbalza da amico ad amico? Il territorio ha le carte in regola per entrare di merito nei cataloghi del turismo ambientale-eno-gastronomico dei borghi antichi della Calabria. Senza alcun dubbio un obiettivo culturale ed economico da non ignorare. Rendendo fruibili questi luoghi, questi sentieri, valorizzare i centri storici, porterà al territorio (e ai sui residenti) solo benefici e perché no, nuova occupazione. In tanti ritorneranno nella nostra zona, alloggeranno in un b&b o altra struttura ricettiva per scoprire le bellezze della Valle. “Noi volontari abbiamo operativamente disegnato i percorsi, ripulito per quanto possibile i sentieri, raccolto informazioni storiche per narrare e far rivivere storia e leggende di un luogo che se non vissuto tornerà ad essere boscaglia”. Questo il messaggio dell’Associazione Anir rivolto alle Amministrazioni che governano il Savuto. “Siamo pronti a dire la nostra, dialogare e progettare. Non servono piogge di denari, serve attenzione e calendarizzazione dei lavori di riordino dei tracciati aprendo operativamente con apposita segnaletica il Cammino del Savuto”. Lo ha dichiarato Bruno Sicilia, presidente dell’Associazione.
(Massimiliano Crimi)