Nel Savuto lungo i cammini di Sant’Antonio da Padova e di San Francesco di Paola
OGGI si guarda con interesse ai cammini religiosi. Affascina pensare al cammino come un sentiero che unisce più territori. Camminare in natura per ritrovare sé stessi lontano dai rumori moderni, trovare ospitalità. Il Cammino di Sant’Antonio da Padova, che con molta probabilità sarà itinerario anche nel Savuto, attraverserà borghi ricchi di tradizioni e cultura. Basti pensare a Rogliano e alle sue innumerevoli chiese, a diversi altri centri storici sparsi sulle colline del Savuto. Ci si augura che ogni pellegrino porti con se un fotogramma da mostrare al ritorno divenendo ambasciatore di bellezza di una terra che sa accogliere.
Lungo il Cammino di San Francesco di Paola si trova invece la “via dell’Eremita”. Da Paola a Paterno Calabro attraversando l’abitato di San Fili e quello di Cerisano. Da Santuario a Santuario. Lungo strade e mulattiere i due Santi incontrarono persone, predicarono, salvarono anime. Per Francesco di Paola la Valle del Savuto segnò l’ultimo periodo vissuto in Calabria. Ora si cammina per “sete di sapere e natura” ma anche per “ritrovarsi spiritualmente” magari luogo tracciati silenziosi dove l’unico rumore è rappresentato dal contesto ambientale e dal calpestio dei propri passi.
(Massimiliano Crimi)