Approvata la nuova Legge Sismica in Calabria. Caputo: «norme fondamentali per il settore dell’edilizia»

«GRAZIE alla nuova legge regionale “Sismica” e agli adeguamenti apportati con l’approvazione degli emendamenti, la Regione Calabria si dota di regole che agevoleranno non soltanto il settore dell’edilizia pubblica ma anche quello privato». È stato il consigliere regionale Pierluigi Caputo (nella foto), presidente della commissione “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’Ambiente” – a presentare e relazionare nel corso dell’ultimo Consiglio regionale la nuova normativa che riguarda le “Procedure per la denuncia il deposito e l’autorizzazione di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica”.

«E’ stato fondamentale nella redazione degli emendamenti il contributo che ci hanno fornito non solo gli ordini professionali ma anche le associazioni di categoria, tutti auditi nelle commissioni. Abbiamo fatto nostre le esigenze del settore per contribuire alla stesura di una legge completa e capace di snellire l’eccessivo carico burocratico che spesso ingessa le strutture degli uffici tecnici regionali». Cinque sono stati in tutto gli emendamenti alla legge deliberata dalla giunta nel mese di luglio. Due già approvati in commissione e i restanti vagliati nell’ultimo consiglio. «Questa nuova legge – conclude Pierluigi Caputo – garantirà velocità nell’avvio dei lavori a chi presenterà progetti rilevanti ai fini dell’incolumità pubblica, considerato che gli uffici tecnici regionali saranno alleggeriti dal carico di lavoro in precedenza causato dall’analisi del progetti sia di minore che privi di rilevanza ai fini della pubblica incolumità. Snellire la procedure che riguarda il settore dell’edilizia è una priorità di questa maggioranza. La legge, così per come approvata, ne è dimostrazione soprattutto per il settore delle costruzioni, fortemente penalizzato dalla pandemia da Coronavirus. Rimane solo il rammarico di aver presentato le modifiche alla legge in assenza della minoranza che in tutte queste settimane, considerato che l’ordine del giorno era stato già previsto nel corso dell’ultima riunione del consiglio di luglio, ha preferito trincerarsi dietro le polemiche di tempistiche poco adeguate circa la presentazione dell’ordine del giorno, invece che entrare nel merito della discussione».

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