Decreto Calabria, spiragli per la riqualificazione degli ospedali dismessi o sottodimensionati
NELL’AMBITO della conversione del nuovo Decreto Calabria, il Governo ha approvato integralmente un’Ordine del giorno del deputato M5S Giuseppe d’Ippolito (nella foto), che impegna l’Esecutivo «a valutare iniziative per la modifica degli standard ospedalieri vigenti, in modo che per la riqualificazione degli ospedali non-hub della regione sia contemplata la possibilità di aumentare la qualità e complessità dei servizi lì presenti, in rapporto alle specificità e difficoltà territoriali piuttosto che ai bacini di popolazione». Ne dà notizia lo stesso parlamentare del Movimento 5 Stelle, che spiega: «Si tratta di un passaggio importante, pure perché da qui in poi il governo è formalmente impegnato, per via dello stesso Ordine del giorno, ad assumere iniziative concrete per la riattivazione, negli ospedali di Lamezia Terme, Crotone, Vibo Valentia, Corigliano-Rossano, Castrovillari, Paola-Cetraro, Polistena, negli ospedali dismessi e in quelli di zona montana o disagiata, delle unità operative essenziali alla tutela della salute in rapporto ai dati epidemiologici di riferimento». «Infine, proprio in virtù dell’approvazione di questo mio Ordine del giorno, il Governo – precisa D’Ippolito – è obbligato a vincolare alla riqualificazione della sanità ospedaliera e territoriale della Calabria, anche per ridurre l’emigrazione sanitaria, una quota adeguata delle risorse europee che, conseguenti alla pandemia da nuovo coronavirus, a decorrere dall’anno 2021 si renderanno disponibili per gli investimenti sanitari. Abbiamo dunque creato le basi concrete – conclude il parlamentare – per garantire una sanità migliore in tutti i territori calabresi».