Mons. Nolè: “Dio è nei gesti quotidiani vissuti con amore”
“ANCHE quest’anno è Natale, soprattutto perché Dio è fedele alla sua promessa, e oggi viviamo la sua presenza in coloro che hanno il volto dei bambini, dei malati, dei poveri e dei sofferenti”. È quanto ha detto nell’omelia della Messa del giorno di Natale, celebrata in Cattedrale mons. Francesco Nolé, arcivescovo di Cosenza – Bisignano. “Quando ci fidiamo di Dio – aveva detto nella Messa vespertina della Vigilia – egli ci affida i suoi figli nelle sembianze di un ammalato, di una persona povera, abbandonata, nei piccoli. Ogni volta che incontriamo una di queste persone è Natale”. Mons. Nolè, nella celebrazione vigiliare, ha sottolineato che “il Signore non ci abbandona mai e in questo periodo che sembra difficile ci sta vagliando e purificando con il fuoco della pandemia”. Per mons. Nolé “questa è una occasione per uscirne migliori, per riscoprire la scintilla d’amore che rende belle tutte le cose”, e “Dio stesso gioisce perché ci ha dato la possibilità di tornare all’amore completo, alla felicità”. Il Signore – infatti – è venuto incontro all’umanità che era caduta per ricostruire, questa volta non con Adamo ed Eva, ma con Maria e Giuseppe”. Mons. Nolé si è chiesto “come mai Dio, l’Onnipotente e il creatore, affida suo figlio a due esseri umani”. Per il presule bruzio, “Dio continua ad aver fiducia in noi, anche quando lo tradiamo. Per questo continua ad affidarci la trasmissione della vita. Il Padre ci affida il povero e il piccolo, l’anziano e l’ammalato e noi siamo chiamati a custodirli, a proteggerli, fidandosi di Dio proprio come hanno fatto Maria e Giuseppe”. E il Natale – ha proseguito nella messa del giorno – “ci dice che abbiamo bisogno della presenza di Dio, di un Dio che moltiplica le sue energie d’amore. Dio è nei gesti quotidiani vissuti con amore”.
(Fabio Mandato)
Fonte: Parola di Vita