Il tratto calabrese del “Cammino di Sant’Antonio” attraversando il Savuto
di Bruno SICILIA e Aurelio SCAGLIONE *
L’AREA naturale della Valle del Savuto è un cuore di emozioni antiche racchiuse da una vegetazione splendidamente insolente. La natura mediterranea, tra boschi e borghi antichi, disegna una valle incontaminata incurvandosi a nord tra le propaggini della città di Cosenza, ad est sfiorando i primi monti della Sila Piccola e ad ovest i Piani di Altilia. A dare nome e identità a un territorio forte, aspro, tortuoso a tratti, ma anche dolce e piano con percorsi sempre diversi e di una bellezza rilassata e potente insieme, è il fiume Savuto, conosciuto anticamente dai greci con il nome di Ocinarus e chiamato poi dai romani Sabbatus. Incastonati in questo ambiente dal paesaggio estremamente vario e la promessa non tanto lontana di profumi marini provenienti dal Tirreno, una ventina di comuni dall’anima secolare. Qui il vagare, per un viaggiatore amante del cammino, sarà un dolce piacere e motivo di (ri)scoperta di percorsi storici, religiosi, enogastronomici dall’identità culturale forte e antica. A Marzi incontriamo i vigneti di produzione delle uve del “Savuto DOC”. La località “Pietralata”, eremo dove Gioacchino da Fiore scrisse le sue prime opere.
A Rogliano si possono ammirare incredibili esempi di barocco architettonico e scultoreo. In particolare, questo comune della provincia di Cosenza vanta una tradizione pressoché unica nella lavorazione del legno, tanto che nel settecento era celebre come centro culturale e artistico grazie alle numerose botteghe di scalpellini che lavoravano il tufo o “marmo povero” e intagliatori del legno. Qui nacquero meravigliose opere scultoree, stucchi decorativi, altari, arredi lignei, statue e facciate in pietra e portali, testimonianze di una tradizione unica. Esempi ammirevoli sono le chiese di San Giorgio (Monumento nazionale), Maria SS. dell’Assunta, Madonna delle Grazie e San Giuseppe. Nella Chiesa di San Domenico Cappella dedicata a Sant’Antonio. Da visitare i due centri storici di “Donnanni” e “Cuti” custodi di antichi palazzi gentilizi. Possibilità di sosta con ospitalità in Ostello o Case Vacanze.
Sul tratto tra Rogliano – Donnici (frazione di Cosenza) nel territorio del Comune di Santo Stefano di Rogliano in Località “Vallegiannò” la Chiesetta di Santa Maria del Soccorso già Convento del Frati Minori Conventuali, sicuramente in attività nel 1220 nel periodo in cui il Santo di Padova transitò per questi territori; a seguire in territorio del Comune di Paterno Calabro in località “Pugliano” la Chiesetta di Santa Maria di Pugliano già possedimento dei Monaci florensi ed eremo gioachimita. A Donnici Superiore (frazione di Cosenza) possibilità di sosta e ospitalità al “Villaggio della Speranza” gestito dalla Parrocchia posto vicino alla chiesa di Santa Maria Assunta con altre dedicato a sant’Antonio.
Da Donnici si giunge a Cosenza “Centro Storico” per concludere la tappa alla Chiesetta di Sant’Antonio all’Orto.
*ANIR (Associazione Nazionale Italiana Rocciatori) Trekking Savuto Sila
*AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) Calabria
Fonte: Parola di Vita