“Sulle tracce di Antonio”. Breve intervista ad Antonio Modafferi *

di Gaspare STUMPO *

“E’ BELLO pensare alla possibilità di creare un cammino infrastrutturato che possa essere uno dei più lunghi d’Europa, ma il primo obiettivo del progetto è di natura devozionale. Dev’essere la devozione, l’amore verso il Santo, a spingere il pellegrino lungo il Cammino”. Sono parole di Antonio Madafferi, il referente per la Calabria dell’associazione <Il Cammino di sant’Antonio>, che per conto dei frati della Basilica ha pensato (e redatto) il percorso seguito dal Santo nel 1221, dalla Sicilia a Padova passando per Assisi. “Antonio è uno dei Santi più amati in Calabria. A noi – ha spiegato Modafferi – interessa che venga coltivato questo amore, questo grande legame con la Calabria dove esiste una tradizione importante di fede e di venerazione verso il Santo”.  Il progetto, ricordiamo, è stato implementato a partire dall’anno 2018. “Nonostante la pandemia – ha proseguito il responsabile – siamo riusciti a realizzare una serie di passi significativi e ufficiali: l’inaugurazione del <Cammino>, nel settembre 2019 a San Marco Argentano, alla presenza della reliquia del Santo e dei frati della Basilica. E, due mesi più tardi, la firma della convezione tra il delegato nazionale Alessio Bui e l’Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani, nda), per la definizione del tratto calabrese”. Tuttavia, il blocco legato alle restrizioni non ha fermato il programma e la creazione di una cabina di regia composta da referenti territoriali che ha premesso di tracciare l’itinerario proposto in occasione delle celebrazioni legate al Triennio. “C’è stata una grande collaborazione da parte di associazioni e istituzioni che – ha proseguito Madafferi – hanno riconosciuto e aderito sinergicamente al <Cammino>. L’auspicio è quella di avviare i pellegrinaggi nel 2022”. La strada è dunque tracciata. “In Calabria andremo a <frecciare> i luoghi simboli di sant’Antonio, a partire da Pizzo e da San Marco Argentano. Con la speranza – ha concluso Modafferi – di non subire una nuova chiusura, in autunno, in modo da poter lavorare sull’intero itinerario”.

 * (gasparemichelestumpo@pecgiornalisti.it)

Nella foto (di Bruno Sicilia): George Leitão il primo pellegrino a percorrere il <Cammino di Sant’Antonio>. L’immagine lo ritrae davanti ad uno degli antichi ponti sul fiume Savuto, in provincia di Cosenza. 

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