Monitoraggio settimanale dell’epidemia da Covid-19 in Italia *

Monitoraggio settimanale epidemia Coronavirus in Italia

di Luca FUSARO *

Monitoraggio settimanale dell’epidemia da Covid-19 in Italia: dati aggiornati al 5 luglio 2021 ore 17:00 (dati monitoraggio epidemia) e al 6 luglio 2021 ore 06:09 (dati vaccini).

Il monitoraggio conferma, nella settimana 29 giugno-05 luglio 2021, il trend in discesa dei nuovi casi che si attestano a 5.351 (-2,3%) in diminuzione da 15 settimane per la ridotta circolazione del virus, come dimostra il basso tasso di positività (rapporto positivi/tamponi) sceso allo 0,44%. Dal 16-22 marzo i nuovi casi settimanali si sono ridotti del 96,5%.

Prosegue il calo degli attualmente positivi. Dal picco del 28 marzo si è passati da 573.235 a 43.531 (-92,4%).

Il 96,5% dei casi attivi è in isolamento domiciliare, il 3,1% ricoverato con sintomi, lo 0,4% in terapia intensiva.

Continua anche il progressivo svuotamento degli ospedali. Dal picco del 6 aprile si è passati da 33.080 a 1.528 (-95,4%), in dettaglio i posti letto occupati in area medica sono scesi da 29.337 a 1.337 (-95,4%) e quelli in terapia intensiva da 3.743 a 191 (-94,9%). L’87,5% degli ospedalizzati è ricoverato in area non critica, il 12,5% in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare, dal picco del 28 marzo, sono calate da 540.855 a 42.003 (-92,2%).  

Da 12 settimane consecutive sono in calo anche i decessi. Nell’ultima settimana si attestano a 180 (-13,9%), in media 26 al giorno.

In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:

  • nuovi casi settimanali: da 5.475 a 5.351 (-2,3%);
  • casi attualmente positivi: da 54.682 a 43.531 (-20,4%);
  • ospedalizzati: da 2.012 a 1.528 (-24,1%);
  • persone in isolamento domiciliare: da 52.670 a 42.003 (-20,3%);
  • decessi: da 209 a 180 (-13,9%);
  • ricoveri in terapia intensiva: da 289 a 191 (-33,9%);
  • pazienti ricoverati con sintomi: da 1.723 a 1.337 (-22,4%).

Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID

L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti rimane stabile a 9.

I posti letto occupati in area medica sono il 2,4% (1.337 su 56.316), in terapia intensiva il 2,3% (191 su 8.471).

RegioneIncidenza settimanale per 100.000 abitantiPosti letto in area medica occupati da pazienti COVID-19Posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti COVID-19
Abruzzo151,7%0,5%
Basilicata104,1%0%
Calabria106,1%4,1%
Campania135,8%2,9%
Emilia-Romagna82,5%2,9%
Friuli Venezia Giulia70,5%0%
Lazio82,4%3,8%
Liguria50,9%3,3%
Lombardia82,5%3,1%
Marche120,9%0,5%
Molise21,4%0%
Piemonte51,4%1,3%
P.A. Bolzano71,5%2%
P.A. Trento60,2%0%
Puglia73,7%2,1%
Sardegna62,1%0,5%
Sicilia164,6%2,6%
Toscana81,7%3,3%
Umbria51,8%0%
Valle d’Aosta91,2%0%
Veneto80,6%0,4%
ITALIA92,4%2,3%

Testing

Si evidenzia un leggero calo dei tamponi, ma un aumento delle persone testate.

In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:

  • numero di persone testate per settimana: da 266.574 a 302.801 (+13.6%);
  • tamponi settimanali: da 1.210.390 a 1.207.779 (-0,2%).

Tasso di positività

Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo. Vediamo l’andamento di entrambi nelle ultime due settimane.

In Italia il tasso di positività, calcolato sui tamponi, si è ridotto progressivamente passando dal 4,55% della settimana 20-26 aprile allo 0,44%. Una percentuale così bassa fa sì che si sono dovuti analizzare 226 tamponi per trovare un positivo (tamponi settimanali/casi settimanali).

In questa settimana è rimasto pressoché stabile il tasso di positività (da 0,45% a 0,44%) e, rispetto ai periodi precedenti, i nuovi casi settimanali si sono ridotti in maniera meno evidente (-124) pari a -2,3%. Le note positive riguardano la riduzione dei decessi (-29) pari a -13,9%, si tratta comunque di 180 decessi in una settimana circa 26 al giorno, e, soprattutto, lo svuotamento degli ospedali -484 di ospedalizzati (-24,1%) di cui -98 pazienti in terapia intensiva (-33,9%) e -386 ricoverati con sintomi (-22,4%).

Vaccini

Nota metodologica: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione italiana ma la platea interessata ossia i soggetti ≥ 12 anni che secondo la stima dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 53.399.242.

Al 6 luglio (aggiornamento ore 06:09), il 26,11% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 13.943.398), il 38,34% ha completato il ciclo vaccinale (n. 20.474.601), il 35,55% non ha ricevuto alcuna dose (n. 18.981.243), il 64,45% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 34.417.999).

Gli over 60 che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino risultano 2.613.340 su 17.886.878 (14,61%), 15.273.538 hanno ricevuto almeno una dose (85,39%), 11.684.794 hanno completato il ciclo vaccinale (65,33%), 3.588.744 sono in attesa della 2ᵃ dose (20,06%).

Gli over 60 che non hanno ricevuto alcuna dose sono così suddivisi: 7,6% degli over 80 (n. 340.419), 13,7% della fascia 70-79 (n. 817.426) e 19,56% della fascia 60-69 anni (n. 1.455.495). Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.

*Luca FUSARO – Dottore Magistrale in Economia Applicata, Dottore Commercialista e Analista di Dati

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