Covid, ecco perchè in questo periodo bisogna mantenere alta la guardia *

di Michela CURCIO *

+40,4% casi in una settimana: il dato drammatico spiega il motivo per cui l’emergenza Coronavirus ha ripreso a infuriare con forza in tutta Italia. La curva epidemiologica che si impenna vuol dire che il Paese è entrato in una quarta ondata che forse è la più imprevista di tutte, perché è arrivata nonostante il 90% della popolazione abbia ricevuto almeno due dosi di vaccino. Se il virus corre, dunque, il ritmo di iniezioni “booster” deve essere ancora più veloce. Infatti, sono state già somministrate 14.884.647 dosi aggiuntive al 71,79% della popolazione che potenzialmente ha modo di riceverla. Si procede a pieno regime anche per le vaccinazioni nella fascia d’età tra i cinque e gli undici anni: nello specifico sono 73.409 le iniezioni già effettuate. Per “salvare il Natale”, però, potrebbe non essere sufficiente affrettarsi verso gli hub vaccinali. Il Governo starebbe pensando all’eventualità di “superare” il Super Green Pass e di chiedere anche un tampone molecolare negativo per l’ingresso in luoghi come cinema e teatri e per partecipare eventi in luoghi affollati. La misura, però, non gode di approvazione univoca tra le principali forze di maggioranza. La cabina di regia starebbe discutendo anche di accorciare la validità del Super Green Pass e di introdurre l’obbligo vaccinale per i lavoratori a stretto contatto con il pubblico. Tra le Regioni più in difficoltà per l’emergenza Coronavirus, anche la Calabria, che ha superato il 10% di posti in terapia intensiva. Attualmente sono 20 i ricoverati in gravi condizioni, ripartiti in 7 a Cosenza, 5 a Catanzaro e 8 a Reggio Calabria. Prossimi alla saturazione anche i reparti ordinari, arrivati ben oltre la soglia del 20%. In Calabria gli ospedalizzati la cui prognosi non è critica sono 219, a fronte di una soglia di criticità che si attesta a 148 posti. Se in Italia cresce la preoccupazione, in Europa la situazione è ancora più allarmante. Da domenica l’Olanda è entrata in lockdown duro, una decisione mal digerita dalla popolazione e che il premier Rutte ha cercato di evitare fino all’ultimo. Il Paese ha un tasso di vaccinazione complessivo di oltre l’85% di popolazione, ma soltanto il 9% ha già ricevuto la terza dose. Anche in Gran Bretagna il vicepremier Raab non ha escluso un “lockdown di Natale per arginare la variante Omicron e gli oltre 90mila casi di contagio al giorno. In controtendenza l’Austria, che dopo due settimane di confinamento, è scesa sotto i duemila positivi in 20 ore per la prima volta da ottobre.

*giornalista

Fonte: Parola di Vita

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