La Sila tra biodiversità e buon cibo. L’altopiano calabrese custodisce tesori paesaggistici e naturalistici

VISITATE la Sila, una fotografia turistica a colori, ricca di tanta storia mete turistiche ed eccellenze agroalimentari. Centocinquantamila ettari di ricchezze naturali uniche nel loro genere comprese tra la provincia di Cosenza, Crotone e Catanzano, rappresentano l’altopiano silano. Un patrimonio naturale, dove la diversità dei paesaggi, la varietà di specie animali e vegetali, la bellezza paesaggistica e naturalistica dei luoghi, hanno portato alla nascita del Parco Nazionale della Sila che oggi, ne custodisce e tutela i tesori. La Sila, considerata Decima riserva della biosfera italiana nella rete mondiale dei siti di eccellenza dell’Unesco, dal Consiglio internazionale di coordinamento del programma MAB (Man and the Biosphere Programme), all’interno del suo parco custodisce uno dei più significativi sistemi di biodiversità. Il Parco interessa 19 comuni distribuiti nelle tre province : Acri, Aprigliano, Bocchigliero, Casali del Manco, Celico, Corigliano-Rossano, Longobucco, San Giovanni in Fiore, Spezzano della Sila, (nella provincia di Cosenza) Albi, Magisano, Petronà, Sersale, Taverna, Zagarise, (nella provincia di Catanzaro) Cotronei, Mesoraca, Petilia Policastro, Savelli, (nella provincia di Crotone). Il Parco della Sila ospita al suo interno numerose aziende agro-silvo-pastorali, rivolte ad agricoltura specializzata che, insieme alle attività legate alla filiera del bosco, rappresentano la ricchezza del tessuto economico e produttivo dell’altopiano silano. Importante soprattutto la coltivazione della patata silana, alla quale è stato riconosciuto il marchio I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta) nel 2010, la nascita a Camigliatello Silano del più importante mercato dei funghi d’Italia, il caciocavallo silano D.O.P (Denominazione di Origine Protetta) che contraddistinguono la gastronomia della Sila e dei Comuni del Parco. Per quanto riguarda la Rete Natura 2000, tra gli habitat della Direttiva 92/43 CEE ben rappresentati sulla Sila sono quelli forestali: le pinete (pini neri) e Faggeti.

Le pinete a Pino Laricio rappresentano una caratteristica del paesaggio silano, legate alla storia geologica, alle caratteristiche litologiche e climatiche, e all’azione dell’uomo che influenza le tendenze dinamiche. Il Parco – spiega il direttore Ilario Treccosti – è considerato un’area “ rifugio”, perchè ospita anche alcune specie estinti come il Cuculus, così come la presenza della Londra quasi estinta nell’Italia settentrionale. Il Parco rappresenta un’aria protetta con l’obiettivo di conservare la biodiversità ma, nello stesso tempo, all’interno del sito vengono svolte diverse attività culturali, artistiche e musicali, che hanno come finalità la crescita del tessuto economico dei territori, e l’aumento della presenza di visitatori e turisti. Infatti negli ultimi anni anche grazie alla ciclovia dei Parchi (Aspromonte, Pollino, Sila e Serre) che si estende per una lunghezza di 545 km, si è registrato l’aumento delle presenze turistiche, in grado di offrire agli appassionati delle due ruote, della bici e delle passeggiate a cavallo, una nuova esperienza tra paesaggio ed ecosostenibilità. Il Parco – continua Treccosti – presenta una rete sentieristica lunga circa 586 km, con 65 sentieri segnalati sulle tre province, si tratta del recupero e della realizzazione di infrastrutture per migliorare la fruizione del patrimonio ambientale. Sono presenti n. 3 centri visita (Cupone – Spezzano della Sila; A. Garcea – Villaggio Mancuso Catanzaro; Museo dell’acqua e dell’energia Trepidò – Cotronei nei pressi del Lago Ampollino). All’interno dei centri visita si trovano: recinti faunistici, sentieri, orti botanici, oasi di biodiversità a scopo divulgativo, didattico e scientifici. All’interno del Parco è possibile visitare diversi musei e riserve naturali biogenetiche. Tra quest’ultime, spiccano “I Giganti della Sila” gestita dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) della Sila con presenza di specie animali e piante secolari. Altri punti di interesse naturalistico e paesaggistico sono: il lago Cecita, lago Arvo, lago Ampollino e lago Votturino. Infatti, i laghi durante l’anno, rappresentano mete turistiche, per la pratica di diverse attività sportive sia a livello nazionale che internazionale. Di notevole importanza è anche la salvaguardia ambientale del Parco Nazionale della Sila, affidata ai Carabinieri della Forestale che mettono in atto azioni di controllo, e rispetto dei regolamenti a tutela dell’ambiente. Per l’accoglienza di visitatori e turisti, vengono attivati nel periodo di maggiore affluenza gli “Info oint”, servizi di informazione gestiti dalle Guide Ufficiali del Parco Nazionale della Sila. L’azione dell’Ente Parco ha l’obiettivo di conservare e valorizzare le risorse naturali, culturali e storico-artistiche del territorio silano, accrescendo la sua notorietà, facilitando il turismo sostenibile, destagionalizzando i flussi di visitatori e valorizzando sinergie e relazioni con i diversi soggetti presenti nell’area protetta – conclude il direttore Treccosti. Si possono avere tutte le informazioni che riguardano il Parco Nazionale della Sila seguendo i canali social: facebook, Instagram e visitando il sito “Parco Nazionale della Sila”.

(Donatella Pascali)

Fonte: Parola di Vita

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