Biologi Nutrizionisti: “via le merendine dai distributori automatici delle scuole calabresi”
E’ STATA inviata tramite pec all’USR (Ufficio Scolastico Regionale) da parte dell’Associazione Biologi Nutrizionisti Calabresi una proposta a tutela della salute degli studenti calabresi. Negli ultimi decenni, in Italia, come documentato dal sistema di sorveglianza Okkio alla salute, stiamo assistendo ad un allarmante aumento dell’obesità giovanile in particolare nelle regioni del sud (la Calabria risulta essere al secondo posto in Italia per obesità infantile). Dati preoccupanti ed allarmanti su cui intervenire a più livelli. Questo processo sembra essere supportato da una serie di cambiamenti comportamentali, come la sedentarietà e soprattutto da atteggiamenti alimentari scorretti. Si registra un aumento del consumo di cibi preconfezionati, junk food, dannosi per la salute umana, soprattutto in fase evolutiva come l’infanzia-adolescenza. Questi alimenti sono ricchi di sostanze poco utili all’accrescimento dei giovani quali zuccheri semplici, sale e grassi saturi ed allo stesso tempo scarsi di nutrienti fondamentali quali vitamine, minerali, fibra e acqua. Sempre più evidenze scientifiche dimostrano come il consumo frequente di questi alimenti, in particolare in età giovanile contribuisca notevolmente allo sviluppo di patologie croniche in età adulta. Tali alimenti sono ormai di facile reperibilità non solo nelle attività commerciali ma anche in luoghi protetti come la scuola. Risulta paradossale come in un luogo come la scuola, portatrice di funzioni educative fondamentali, si possa facilmente accedere a tali prodotti rendendoli di fatto accessibili agli studenti. Date queste considerazioni, l’Associazione Biologi Nutrizionisti Calabresi, chiede di aprire un confronto e sostituire gli alimenti poco salutari presenti nei distributori con altri maggiormente funzionali e congrui con lo sviluppo degli alunni (frutta secca, yogurt, frutta fresca ecc) in accordo con le linee guida per l’educazione alimentare pubblicate dal MIUR nel 2015. Come evidenziato dalle suddette linee guida del MIUR “L’impegno sul piano dell’educazione alimentare diventa quindi prioritario. Affinché gli interventi risultino significativi, tuttavia, è necessario promuovere la Cultura alimentare mediante un approccio sistemico” , “La scuola, grazie alla propria presenza nel territorio, alla ricchezza interculturale, al dialogo e all’osservazione quotidiana con i ragazzi, si propone come istituto che prima di ogni altro può sostenere un’efficace educazione alimentare. Attraverso interventi interdisciplinari e percorsi mirati, la scuola può guidare i giovani a riappropriarsi dell’atto alimentare, e a esplorarne, in senso emotivo e culturale, la complessità”. Per tale motivo noi biologi nutrizionisti dell’ABNC mettiamo a disposizione, gratuitamente, le nostre conoscenze e competenze per invertire questa tendenza ed invitiamo l’istituzione scolastica ad una maggiore sinergia e collaborazione tra scuola e nutrizionisti al fine di salvaguardare la salute e il futuro dei nostri ragazzi.
Fonte: Associazione Biologi Nutrizionisti Calabresi