“Contro il declino di Rogliano una superstrada per Piano Lago” *
RICEVIAMO e pubblichiamo:
AGLI ALBORI degli anni ’70 comparvero sulla stampa locale diversi articoli che annunciavano che nel piano di sviluppo delle reti stradali a scorrimento veloce che “saranno costruite in Calabria con il rilancio della Cassa è prevista anche la costruzione della superstrada che collegherà la SS. 19, nel tratto periferico sud di Rogliano, con lo svincolo autostradale di Piano Lago”. Si disse che questa nuova strada, oltre a rappresentare uno sbocco per l’ampliamento di Rogliano, avrebbe assunto una grande importanza per tutti i paesi dei Savuto, della pre-Sila e della Sila. In un secondo tempo la strada si sarebbe dovuta allacciare con quella che dal bivio di Mangone avrebbe dovuto portare in pochissimo tempo ai centri turistici della Sila.
Ci sembra superfluo rilevare come la realizzazione dell’opera, già progettata dall’Amministrazione comunale roglianese del tempo (Sindaco On. Buffone), avrebbe valorizzato tutta la zona ed il territorio stesso di Rogliano sarebbe divenuto più vasto dando il via ad un Piano regolatore più adatto all’espansione del paese. Ne avrebbe altresì tratto vantaggio anche la valorizzazione turistica del Savuto da sempre esclusa da ogni piano di rilancio ambientale. Sviluppo turistico che ovviamente non avrebbe potuto essere affrontato in una zona non adeguatamente servita da una strada a scorrimento veloce.
Riteniamo che la mancata realizzazione dell’opera, forse da imputare anche al poco interesse dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza allora presieduta dal prof. Guarasci in quel tempo impegnato nella corsa alla nascente Regione Calabria ed al quale è intitolata la principale via di Rogliano, abbia arrecato al bacino del Savuto danni incalcolabili. Il declino degli ultimi anni che caratterizza la vita roglianese, di fronte al quale le ultime amministrazioni comunali rimangono impassibili, è anch’esso da attribuire, a nostro parere, all’assenza di una arteria veloce che metta in comunicazione il paese con il territorio di Piano Lago il cui sviluppo era stato ampiamente preventivato.
Il rilancio socio-economico della zona, che sarebbe dovuto andare da Piano Lago verso Rogliano, ha invece seguito la strada opposta: è andato, allontanandosi, da Rogliano verso Piano Lago. E’ oggi sotto gli occhi di tutti lo spostamento di attività commerciali e professionali a Piano Lago. Conseguentemente, non sappiamo se gli amministratori se ne sono accorti, a Viale Guarasci son rimaste poche vetrine, al Corso Umberto non ne vedi più una. Solo saracinesche abbassate su entrambi i lati come in segno di lutto. Lutto per la lenta agonia del paese.
Per fermare il declino di questa orgogliosa e nobile zona che comprende Rogliano e tutti i paesi ancora più a sud, occorre uscire da questo stato di letargia. Le amministrazioni interessate, quella di Rogliano in primo luogo, devono parlarsi (ecco Rostema, ricompare il progetto Rostema). Devono rimettere le mani sulla realizzazione della strada Rogliano-Piano Lago perché solo da questa oggi più che mai può venire il rilancio della nostra Rogliano, di Marzi, etc. Esiste ancora negli uffici comunali il vecchio progetto della strada? Probabilmente sì, in qualche faldone pieno di polvere. Lo si ritrovi, lo si faccia modificare. Se non si recuperano finanziamenti adeguati si faccia un consorzio tra Comuni. La strada sarà di tutti e porterà benefici a tutti.
I costi dell’opera non sarebbero eccessivi se si pensa che la strada potrebbe partire a metà tragitto della circonvallazione già esistente (via E. Altomare) con una diramazione più o meno in coincidenza con il punto dove trovasi la IOM-Industria Ottica Meridionale della benemerita famiglia Cozza. Da qui al territorio di Piano Lago il passo è breve. Molto breve. Ma i vantaggi tanti.
* Ciro Oddo