A Marzi si onora il passato e si guarda anche al futuro *

RICEVIAMO e pubblichiamo:

A MARZI c’è una Comunità che onora il passato, vive il presente e pensa al futuro. Esempio unico forse tra tutti i paesi della Valle del Savuto nei giorni scorsi, infatti, a Marzi si è saputo trasformare un evento religioso – i  tradizionali  festeggiamenti  in onore di Maria Santissima del Rosario – in una occasione storica per ricordare e rendere il giusto onore anche agli uomini che hanno  dato lustro al paese.  La Pro Loco ed  il Comune, accanto alle esibizioni dei Tamburi della Sila, nell’ambito delle “Pullicinelle”, ed alla presentazione dello spettacolo “Cavallo di fuoco” non hanno trascurato di ricordare il poeta Masino Oliveti, a  50 anni dalla sua scomparsa, da tutti ammirato come uomo insigne, colto, modesto e riservato negli atteggiamenti  e  nei  comportamenti  quotidiani.

Plauso quindi  per  i  marzesi  e per il dinamico e fattivo sindaco Pietro Tucci per non avere ignorato un personaggio il cui ricordo è rimasto indelebile nell’animo di tutti proprio per la sua semplicità e per la disponibilità sempre mostrata  nei  confronti  del  prossimo e di cui ha lasciato testimonianza  con le sue opere  specchio di  un animo sensibile e  di un temperamento mite. Siamo certi che nell’ambito di un necessario rinnovamento e completamento della toponomastica cittadina il Sindaco e tutto il Consiglio comunale non dimenticheranno Masino Oliveti al quale ci sembra giusto e doveroso che venga  dedicata una via o una piazza del paese.

Marzi ancora oggi molti  ricordano una importante manifestazione che presso le scuole elementari vide l’esibizione degli alunni Pasquale Bulgarini con la pianola, Giuseppe Sposato e Giuseppe Aiello con la chitarra, Luigi Sicilia come solista. Tutti, allora, piccoli alunni delle elementari. La manifestazione, organizzata appunto dal prof. Tommaso Oliveti, direttore del corso di orientamento musicale autorizzato dal Ministero Pubblica Istruzione e dal Provveditore agli Studi di Cosenza  fu sponsorizzata ed incoraggiata dal Direttore Didattico del Circolo di Rogliano dr. Aldo Altomare che, a conclusione dell’evento,  come riportato dalle cronache del tempo, espresse parole di  elogio per gli alunni e per il prof. Oliveti per “l’impeccabile organizzazione  e per  la serena  preparazione  dei  ragazzi” affermando poi  che  “simili corsi di orientamento musicale vanno assumendo grande importanza  nelle nuove generazioni” e  sottolineando quindi  “i benefici  effetti  che la musica  esercita nell’animo del fanciullo non solo dal punto di vista educativo ma soprattutto per le componenti armoniche della vita sensoria e psichica”.  Che fine hanno fatto tali iniziative nella scuola moderna? Sono passate  anch’esse  sotto le taglienti  forbici della politica?

Bene quindi che a Marzi vengano ricordati ed onorati i suoi figli più illustri, benissimo che il sindaco Tucci sponsorizzi  ed incoraggi tali eventi  da inserire in una tradizione storica che nasce  dall’invenzione, a Marzi, della  Festa dell’emigrante.  Manifestazione che si  tenne  per molti anni  a Marzi e poi ripresa  da altri comuni  e che per la prima volta rivolse il suo pensiero riconoscente ai tanti lavoratori emigrati in tutte le parti del mondo alla ricerca del  lavoro non trovato ed introvabile in sede.  Lavoratori, spesso nelle miniere, che non dimenticarono mai il loro paesello e che – lo abbiamo già ricordato su questo giornale –  non si astennero dal  mandare il loro più che sudato contributo anche per la costruzione dell’ospedale di Rogliano oggi purtroppo fortemente ridimensionato.

Analoghe sensibilità amministrative non ci sentiamo di riconoscere ad altri comuni e ad altri sindaci, sempre del  Savuto, che  non solo trascurano di ricordare i cittadini più illustri che con le loro opere hanno dato lustro al paese , ma  non si soffermano nemmeno sulle ricorrenze centenarie per  completare una toponomastica cittadina carente ed incompleta.

Marzi,  ridente ed accogliente cittadina dove è sempre primavera ed ormai un tutt’uno con Rogliano, è sicuramente pronta, onorando il suo passato, anche per il suo futuro che, come per  gli altri comuni, sta nella creazione di un grande centro unico della Cosenza sud.

* Ciro Oddo

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