Rogliano, Corso Umberto come luminosa vetrina espositiva *

RICEVIAMO e pubblichiamo:

Che Rogliano, negli ultimi anni abbia imboccato la via del declino economico e di conseguenza di quello sociale – come abbiamo evidenziato in un precedente nostro servizio su questo giornale – è sotto gli occhi di tutti. L’antico Corso Umberto, centro propulsore delle attività commerciali di Rogliano che fecero, insieme a quelle ubicate in piazza già San Domenico oggi piazza Pietro Buffone, la fortuna economica del paese, ha oggi un aspetto lugubre con saracinesche completamente e perennemente abbassate che conferiscono a tutto l’ambiente un tono triste e funereo. Tutti quelli che erano negozi qualificati e meta di compratori anche dai centri vicini non esistono più. E’ pur vero che in tanti altri paesi i centri storici hanno avuto destini simili. Ma Rogliano, quale riconosciuto centro più importante per vari anni fra tutti quelli della Valle del Savuto, non meritava destino simile soprattutto di fronte all’inefficienza delle varie Amministrazioni che sono rimaste per lungo tempo a guardare. Guardare tutti coloro che con i loro uffici, i negozi, i laboratori se ne sono andati verso Piano Lago già individuata – sin dagli Anni ’70 – come zona volano di sviluppo e decollo della Cosenza sud.

Del tutto recentemente l’associazione Vicolo Annunciata Aps con il suo presidente Adriana Castellotti ha lanciato il progetto “Serrande silenziose” per rivalutare lo storico Corso Umberto di Rogliano “attraverso il recupero delle serrande delle attività correnti e dismesse”. Il progetto nasce dall’idea di “partire laddove possibile da immagini di repertorio utilizzando una tecnica pittorica che richiami le vecchie fotografie in bianco e nero dando, alla fine, l’idea che il Corso si animi anche nel momento in cui le attività quotidiane siano chiuse”.

Riconosciamo all’idea della signora Castellotti un merito ed un valore d’eccezione. Era ora che da un o da una roglianese – vista l’apatia degli amministratori – nascesse qualche idea nuova per uscire dal lungo letargo che il paese subisce da tempo. La signora Castellotti, d’altra parte, viene da una famiglia cui va riconosciuto il merito storico di avere aperto in Rogliano il primo supermercato alimentare proprio in Corso Umberto. Fu allora atto di coraggio imprenditoriale ed è oggi – quella delle “Serrande silenziose” – iniziativa di rispetto, contro la crisi economica , da prendere subito al volo. Anzi, visto che ci siamo, perché non si va oltre nel senso di far rivivere accanto alle serrande anche le vecchie vetrine esistenti proprio sotto le serrande dei negozi ormai dismessi? “Vetrine luminose” adibite ad esposizione degli articoli in vendita nei negozi principali o in altri negozi dei paesi vicini, di quelli spostatisi a Piano Lago o addirittura di Cosenza. “Vetrine luminose” trasformerebbe d’incanto quelle serrande lugubri in serrande parlanti e gioiose. Riteniamo che i proprietari dei locali non troverebbero nulla in contrario a “prestare” le vetrine dei loro locali per una rigenerazione delle stesse e per una rivitalizzazione del Corso Umberto e di tutto il paese. L’Amministrazione comunale ha già dato parere favorevole all’iniziativa ed ha garantito il suo supporto logistico, ma ciò non basta. Per un progetto come questo, che definiremmo epocale, deve fare di più. Per esempio farsi carico di contattare i singoli proprietari e predisporre per gli stessi uno sconto sull’Imu, sulla Tari o quant’altro. Sarebbe poco ma sufficiente per dire che ognuno farà la propria parte. Intanto invitiamo il Sindaco Altomare e tutto il Consiglio a fare la loro parte per un progetto che con pochi costi potrebbe trasformare il volto di Corso Umberto che, storicamente, ha fatto la fortuna economica di Rogliano e potrebbe determinarne ancora una volta il rilancio.

* Ciro Oddo

Un pensiero riguardo “Rogliano, Corso Umberto come luminosa vetrina espositiva *

  • 22 Ottobre 2024 in 10:08
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    Bisogna mantere vivi e rivalutare i centri storici e creare attrazioni.

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