“Unione dei Comuni: tentare di escludere Rogliano è un gravissimo errore strategico” *
RICEVIAMO e pubblichiamo:
Egregio Direttore,
approfitto dello spazio che, gentilmente, vorrà concedermi per dire la mia sul dibattito che sta tenendo banco nell’ultimo mese legato alla possibile fusione di più comuni nell’area del Savuto. Come sempre faccio una premessa. Come Lei ben sa non sono incline al “politichese” ma sono abituato a fare discorsi chiari cosi da non lasciare spazi a dubbi e interpretazioni. Ho seguito con interesse la sua intervista ai Sindaci di Mangone e Santo Stefano e, francamente, mi è parso di seguire più uno spot elettorale che un vero e proprio dibattito sui motivi del NO alla fusione di più Comuni. Bilanci in attivo, le scuole che vanno a mille, l’acqua che non manca, investimenti, popolazione in crescita, tassazione al minimo, tutto questo per mascherare il fatto, facilmente comprensibile se si legge tra le righe, che, a mio modestissimo avviso, si lavora per tener fuori Rogliano da questa eventuale fusione. Perché è questo quello che si evince chiaramente dalla esposizione dei due Sindaci anche se evitano accuratamente di citare il Comune di Rogliano. Il loro è un No dettato, secondo me, da piccoli interessi di bottega, che hanno ben altre origini e che poco hanno a che fare con le difficoltà economiche e il piano di riequilibrio del Comune di Rogliano.
Egregio Direttore Lei sa perfettamente che io sono un amministratore di lungo corso e alcuni passaggi li ricordo benissimo. Ad esempio ricordo che nel 2007/2008, come Amministrazione a guida Pino Gallo, abbiamo promosso un dibattito con tanto di convegno in Piazza San Giorgio, alla presenza dei Sindaci di Santo Stefano, Marzi e Mangone, e già da allora avevamo questo progetto di Comune unico e, sempre in quella sede il Sindaco di Santo Stefano, Orrico, e quello di Mangone, Pirillo, diedero la loro piena disponibilità. Ricordo sempre a me stesso che allora Rogliano non era in riequilibrio finanziario e che Santo Stefano stava uscendo da una fase di dissesto. Questo a significare che non è certo perché siamo in fase riequilibrio finanziario che siamo favorevoli al Comune Unico.
Voglio ricordare, sempre a me stesso, a proposito di unione dei servizi che ciò ha senso quando c’è veramente la volontà di collaborare. Un episodio su tutti: Rogliano ha retto per quindici anni, DA SOLO, il Giudice di Pace, presidio di giustizia e legalità al servizio di tutte le aree del Savuto, destinando al suo mantenimento le migliori energie che aveva a disposizione. Quando questo non è stato più possibile il Giudice di Pace ha chiuso i battenti e sapete perché: perchè nessuna delle Amministrazioni, che pure avevano firmato un protocollo d’intesa con Rogliano per il mantenimento di detto ufficio, ha inteso mettere a disposizione un minimo di personale anche part-time. Ne potrei fare di altri ma non è questo il momento. E’ importante però per capire le distanza che ci sono tra il dire e il fare.
Così come credo che anche il discorso sulla area di Piano Lago sia assolutamente poco lungimirante. E’ inutile negare che le pseudo fortune di Mangone e Santo Stefano siano legate a Piano Lago, ma è assolutamente miope pensare a Piano Lago come a un qualcosa di “proprietà”. Questa zona è un patrimonio di tutta la valle del Savuto e un grande Comune di oltre 10.000 abitanti deve essere un traguardo necessario se si vorrà rilanciare lo sviluppo del territorio dal punto di vista industriale, economico, commerciale e occupazionale. Solo cosi si potranno attrarre maggiori investimenti e risorse infrastrutturali e avere maggiore peso politico e contrattuale cosi che Piano Lago possa diventare un’area attrattiva per gli insediamenti produttivi e non solo.
Personalmente penso che tentare di escludere Rogliano sia un gravissimo errore strategico ma se cosi sarà ce ne faremo una ragione e andremo avanti. Certo è che una unione è possibile e ha un senso, a mio avviso, solo per i Comuni contigui, a carattere viciniore, ma a condizione che venga messa da parte la politica “dell’Orticello” che a quanto pare ancora la fa da padrona e regna sovrana. E’ questo è uno dei motivi, sicuramente il principale, per cui questo lembo di terra è destinato ad una sempre maggiore marginalizzazione. Come amava dire Alcide de Gasperi “un politico pensa alle elezioni ma uno statista pensa alle prossime generazioni”.
* Fernando Sicilia, assessore ai Lavori pubblici e alla Pianificazione territoriale del Comune di Rogliano