“No a fusioni fatte a tavolino, i piccoli Comuni hanno dignità e dovranno essere rispettati” *
RICEVIAMO e pubblichiamo:
Gli eletti nelle istituzioni regionali e parlamentari di tutti i partiti, invece di fare passerelle per incontri finalizzati a fare scomparire le tradizioni, le storie dei piccoli Comuni, che restano una risorsa di buon governo per l’Italia, perché non rivolgono la loro attenzione per rendere prioritariamente in questa area del Savuto collegamenti di viabilità più efficienti. Se si pensa che raggiungere un Comune ad un altro è un’impresa con tempi di percorrenza notevoli, come, soprattutto di alcuni piccoli Comuni del Basso Savuto, è più facile raggiungere Cosenza o Catanzaro e non Rogliano. Perché prima di discutere sulla fusione tra Comuni non si pensa di realizzare una strada degna di questo nome per un rapido collegamento Piano Lago-Rogliano? Sembra, fra l’altro, strano, che nelle sedi romane dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni siamo d’accordo per mantenere l’unione dei servizi, e contrari alla fusione e tornando nella nostra zona alcuni amici dei Comitati per il si, sono sostenitori delle fusioni, addirittura tra Comuni lontani mille miglia, come sopra sostenuto, che per raggiungerli sarebbe più facile con un aereo.
Abbiamo notato che in una foto apparsa su Gazzetta del Sud “ci manca solo una foto del Paradiso”, a meno che questi signori dei comitati sperano che con la fusione dei Comuni potranno ritagliarsi un ruolo di visibilità in “qualche condominio”. E le istituzioni regionali perché non ascoltano i Consigli comunali che rappresentano la cittadinanza? Perché la Regione Calabria non propone un referendum popolare consultivo con potere decisionale? Restiamo contrari alle fusioni sulla carta fatte a tavolino in modo arbitrario contro i dettami della democrazia tra territori lontani senza uno studio adeguato di fattibilità. Si invece alle fusioni tra piccoli Comuni limitrofi raggiungibili facilmente con collegamenti adeguati. Siamo d’accordo con il sindaco di Cosenza Franz Caruso quando propone che le scelte devono essere determinate in modo democratico, ascoltando le realtà locali. Non ci si serve delle popolazioni solo per interessi di ritagliarsi territori per fini egoistici elettorali.
Nel Basso Savuto tra Comuni limitrofi si potrà creare un Comune di 7-8 mila abitanti o unendo i servizi, e con la partecipazione e la volontà popolare si potrà creare un unico Comune. Le tradizioni secolari, le storie, le abitudini dei cittadini non si cancellano a tavolino, o peggio con sentenze di qualche magistrato, e chi pensa di farlo saranno i cittadini a punire questo atteggiamento di arroganza e di prepotenza. La dignità e il ruolo del cittadino vanno sempre e comunque rispettati. Nei piccoli Comuni nell’Associazione Nazionale condividiamo un progetto di unione di servizi, ma se fusione dovrà essere, dovrà realizzarsi con adeguati studi di fattibilità e ascoltando in modo determinante la volontà popolare. Su questa impostazione stiamo preparando come Piccoli Comuni dell’area del Savuto un documento e uno studio di fattibilità, con consulenti dell’Università della Calabria, che sarà sottoposto al presidente della Giunta regionale e a tutte le forze politiche. Le piccole realtà democratiche non vanno cancellate con documenti stabilendo criteri che il giorno dopo non saranno più rispettati e in favore solo di qualche Comune più grande, pur nel rispetto assoluto di quella realtà locale.
*Pasquale De Rose, sindaco di Altilia (Cosenza)