“Cosenza-sud: la zona più idonea per il nuovo ospedale di Cosenza” *

RICEVIAMO e pubblichiamo:

CON SENTENZA del Tar di Catanzaro è stato riconosciuto il legittimo interesse del Comune di Cosenza sul sito di Vagliolise per la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza. In pratica il Tar, nel decidere sul ricorso promosso dal Comune di Cosenza circa l’annullamento del decreto dirigenziale n. 9088 del 27.06.23 con cui la Regione Calabria aveva indetto la procedura di affidamento dei servizi tecnici per la redazione del Documento di fattibilità delle alternative progettuali del nuovo ospedale di Cosenza, pur rilevando la non attualità all’interesse della impugnativa ha tuttavia riconosciuto al Comune di Cosenza ricorrente la sussistenza della legittimazione ad agire “quale ente esponenziale, dedito alla cura dell’interesse collettivo a mantenere nell’ambito del territorio comunale del capoluogo di provincia un ospedale sede di DEA di II livello”. Poiché al momento della sentenza l’area di Vagliolise non risultava esclusa il Tar ha poi riconosciuto che l’interesse del Comune di Cosenza diventerà attuale al momento della “successiva e futura adozione di un nuovo progetto di fattibilità tecnica ed economica, ex d.l 50/2016 applicabile pro tempore, eventualmente riguardante altra area”. Da parte sua la Regione Calabria si è impegnata a coinvolgere il Comune di Cosenza nella fase di valutazione del nuovo Documento di fattibilità per la cui redazione si procederà senza lentezze fino a conclusione della procedura di scelta definitiva della sede.

Nel frattempo il sindaco di Cosenza Caruso, nell’incertezza e nella confusione dei ruoli e degli studi di fattibilità, ha tuonato “Fallo dove vuoi ma fallo” spiegando poi che questa affermazione “vuole essere un modo per togliere qualsiasi alibi alla inefficienza della regione”. In ogni caso – ha aggiunto in una recente nota – il nuovo ospedale di Cosenza rappresenta una “priorità dovuta all’intero bacino di utenza della città e della provincia e l’ospedale dell’Annunziata non può continuare ad essere censito come il peggiore presidio d’Italia. E’ in giuoco la sicurezza e la certezza della cura dei cittadini”.

Comprendiamo lo stato d’animo del sindaco di Cosenza quando afferma “fallo dove vuoi ma fallo” perché vorrebbe poter disporre al più presto nella sua città e nella provincia di una struttura sanitaria degna di questo nome, ma non possiamo condividere il suo input che, fra l’altro, ha lasciato una profonda amarezza in alcune popolazioni della provincia . Il nuovo ospedale di Cosenza, infatti, va sicuramente fatto e fatto presto, ma va fatto anche nel posto giusto. Non è che completato questo se ne possa fare poi un altro! Esclusa la sua fattibilità nel sito di Vagliolise si è vociferato in alcune sedi dei terreni destinati dal progetto istitutivo dell’Unical alla costruzione del centro sportivo dell’ateneo. Tesi confermata in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico all’Unical dal presidente Occhiuto che ha dichiarato che il policlinico di Cosenza è bene che sorga nei pressi dell’Università. Ciò ha fatto pensare che ormai i giochi siano fatti e che lo studio di fattibilità commissionato dalla regione si limiterà a ratificare tale scelta.

A parte le osservazioni di natura logistica che fanno di entrambi i siti proposti delle sedi inadatte ad una grande struttura ospedaliera, ma in Calabria, in provincia di Cosenza, esistono solo Rende e Castrolibero e la grande città cui a breve daranno vita insieme a Cosenza? Siamo ancora al tempo dei principi o dei figli e nipoti dei principi di Rende? E dei colpi mancini? La tesi che l’ospedale debba trovarsi vicino all’Università ci sembra – ci scusiamo con il presidente – assai banale in quanto è risaputo che la medicina si insegna molto nelle corsie e poco nelle aule. Il nuovo ospedale di Cosenza, proprio per quanto sostiene il sindaco di Cosenza Caruso quando afferma che esso deve essere una priorità al servizio della città e della provincia, deve trovare una nuova sede idonea logisticamente ed adeguata a creare anche sviluppo e movimenti economici in zone sfortunate rimaste sempre al di fuori delle assegnazioni di infrastrutture ed insediamenti vari. Ed il sindaco di Cosenza è sicuramente chiamato a dire la sua con chiarezza per la scelta della sede dove il nosocomio dovrà essere costruito.

Il dissenso più marcato sull’orientamento della localizzazione dell’ospedale in un qualsivoglia sito di Cosenza-nord è venuto già da tempo da parte del sindaco di Rogliano Altomare che ha espresso una vibrata protesta in tal senso mettendo in luce la forte penalizzazione cui verrebbe esposta la zona urbana a sud del capoluogo. Da una scelta simile, a nord di Cosenza, risulterebbe privilegiata – ha ancora dichiarato Altomare – la direttrice nord che ormai “da decenni risulta essere congestionata da tutta una congerie di attività e di insediamenti pubblici e privati in una mescolanza del tutto incompatibile con le logiche di una città moderna ed efficiente e con il suo stesso ruolo dato dalla circolarità della sua posizione, centrale tra la zona della Pre-Sila e del Savuto, delle Serre e della Valle del Crati”. Non solo, ma precedenti deliberazioni e valutazioni tecniche – ha puntualizzato il sindaco di Rogliano – avevano già individuato la zona a sud di Cosenza come la più adatta alla localizzazione del nuovo ospedale. La Cosenza-sud, infatti, per i servizi di cui già dispone – autostrada, ferrovia, SS 19 – per la sua estensione e, soprattutto, per la salubrità climatica che la contraddistingue rappresenta la più idonea, con la sconfinata zona di Piano Lago, ad ospitare un grande nosocomio. D’altra parte si fa prima a percorrere 10 km di autostrada piuttosto che pochi km in mezzo al traffico cittadino. Prendiamo e diamo atto, però, che fra i numerosi sindaci dei paesi del comprensorio a sud di Cosenza – strenui difensori del loro orticello – sino ad oggi l’unico che abbia fatto sentire in proposito la sua voce sia il sindaco di Rogliano che fra l’altro si sta adoperando anche per realizzare nella Cosenza-sud in condizioni paritarie un centro unico in esecuzione di un antico progetto risalente agli anni ’60. Incollati alle loro poltroncine non tutti, forse, hanno compreso cosa significherebbe per le popolazioni del Savuto avere un grande ospedale a Piano Lago ed un polo universitario a Rogliano. Ma la speranza è l’ultima a morire! Ed infatti siamo certi che il presidente Occhiuto, nella valutazione definitiva della scelta della sede, vorrà dare una occhiata anche alla zona di Cosenza-sud che tanta fiducia ha sempre riposto nella sua azione politica.

* Ciro Oddo

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