Ferrovie della Calabria 2026: Cosenza-Catanzaro 90 minuti *
RICEVIAMO e pubblichiamo:

IL TANTO atteso potenziamento ed ammodernamento della linea ferroviaria Cosenza-Catanzaro è stato finalmente annunciato. L’attuale tracciato, infatti, sarà ottimizzato sia per quanto attiene la sua sicurezza sia per la tecnologia che verrà impiegata. Ernesto Ferraro, amministratore unico delle Ferrovie della Calabria, ha precisato che si sta compiendo “uno sforzo enorme dal punto di vista tecnico che alla fine dei lavori ci darà una ferrovia del tutto innovativa, moderna, veloce e sicura”. Gli interventi riguarderanno soprattutto i tratti interessati da dissesto idrogeologico e ridurranno i tempi di percorrenza tra i due capoluoghi e le aree interne delle due province. Sembra in proposito che da Cosenza a Catanzaro si impiegherà solo un’ora e mezza. Un tempo record, quindi, da vera metropolitana moderna. Ed infatti sono previste 5 grandi stazioni – Cosenza, Rogliano/Piano Lago, Soveria Mannelli, Gimigliano e Catanzaro – ed una linea secondaria con più fermate per il collegamento con le aree interne. Nelle stazioni principali di Cosenza e Catanzaro saranno create aree commerciali e ristorative. Siamo di fronte, insomma, ad un progetto atteso da decenni e che rappresenterà finalmente la carta vincente per il decollo della Valle del Savuto con tutti i suoi numerosi centri spesso oggi completamente isolati per smottamenti o frane sulle strade.

Nel complesso delle opere ricade anche l’acquisto di nuovi treni ad idrogeno per un totale di oltre 300 milioni di euro. Il tutto rientra in un maxifinanziamento del Fondo per lo sviluppo e coesione previsto dal Cipe con delibera n. 54/2016 legato ad una convenzione tra Ministero dei Trasporti, Regione Calabria e Ferrovie della Calabria. Il Comune di Rogliano risulta fortemente interessato da questi interventi in quanto si prevede addirittura la rettifica del tracciato tra Rogliano e Marzi con “soluzioni di alto livello ingegneristico per via delle caratteristiche accidentate dei versanti montani sui quali è stata costruita la vecchia infrastruttura” inaugurata nel 1922. Soluzioni che comunque – è stato precisato – rispetteranno tutti i vincoli di legge sismici, idrogeologici e forestali. In pratica l’attuale tracciato di 3400 metri sarà sostituito con un nuovo tratto di 1830 metri costituito da un viadotto in acciaio-calcestruzzo di 250 metri e da una galleria lunga 613 metri. Nella Valle del Savuto si avrà un cantiere per grandi opere mai visto prima. Trasformazione a dir poco epocale se si pensa che è da oltre 50 anni a questa parte che si parla e si segnala la precarietà dell’attuale ferrovia. La realizzazione di un tracciato metropolitano tra Cosenza e Catanzaro, infatti, non solo avvicinerà le due province ed i paesi intermedi ma creerà le basi per il definitivo decollo della Cosenza-sud con la zona di Piano Lago alla quale non si potranno più negare insediamenti culturali e/o industriali di rilievo.

“Una moderna Calabro-lucana per lo sviluppo della Cosenza-sud” così titolava Salvatore Oddo su “Il Mattino” il 4 agosto 1971 sottolineando che il “problema non è di sopprimere la linea ferroviaria, ma di renderla idonea alle moderne esigenze”. Ed ancora “Tre ore da Cosenza a Catanzaro” su “Il Mattino” 8 settembre 1972 e nel sottotitolo “sempre più stentata la vita delle Calabro-Lucane. La zona di Piano Lago viene ad essere inspiegabilmente tagliata fuori dallo sviluppo”. “56 passaggi a livello su 100 km di percorso” il 18 ottobre 1972 con la notizia che “la segreteria del sindacato autoferrotranvieri ha inviato una lettera al Ministro dei Trasporti” segnalando per le Calabro-Lucane “una situazione davvero disastrosa”. Ed ecco, il 25 ottobre 1973 sempre su “Il Mattino” Salvatore Oddo scriveva “Enormi consensi nel Savuto alla metropolitana delle Valli . L’iniziativa da noi presa su “Il Mattino” relativa alla utilizzazione della ferrovia Calabro-Lucana come un vero e proprio metrò nell’hinterland cosentino è stata accolta subito con grande favore soprattutto dai comuni più direttamente interessati. Una rapida inchiesta da noi svolta è servita a confermare la validità di questa iniziativa che consentirebbe al Savuto di inserirsi nello sviluppo armonico e globale della regione”. Ancora una volta una lungimiranza per la quale lasciamo ad altri ogni commento.

Consolidamento sismico e messa in sicurezza dell’Ospedale Santa Barbara con la prospettiva di un suo ritorno all’antica efficienza e funzionalità con fine lavori prevista per il 31 marzo 2026, dimezzamento dei tempi di percorrenza tra Cosenza e Catanzaro con fine lavori prevista per il 31 dicembre 2026: due notizie straordinarie, con due date precise, pervenute quasi in contemporanea ed entrambe trasmesse direttamente dai funzionari amministrativi preposti. Silenzio assordante da parte delle amministrazioni locali. Come se per le popolazioni interessate quanto detto fosse di scarsa o nulla importanza. Molti a Rogliano hanno segnalato il loro disappunto per il silenzio del sindaco dal quale si sarebbero aspettati, non pretendendo altro, almeno un impegno solenne circa la vigilanza sul rispetto rigoroso dei tempi nei lavori. Alcuni hanno pensato ad una sua temporanea assenza dal paese. Se è così di certo al rientro sentiremo il suo verbo in merito ed ascolteremo con attenzione. Se però qualcosa ci è sfuggita siamo pronti a prenderne atto e trarne le dovute considerazioni. Nel frattempo non possiamo non esprimere il nostro plauso per entrambe le iniziative portate avanti dalla presidenza Occhiuto ma per le quali di certo anche l’Amministrazione comunale non avrà fatto mancare il suo contributo.
* Ciro Oddo