Amministrative 2021 nel Savuto: il dibattito langue tra pandemia e silenzio della politica
POLITICA in tempo di pandemia. Pessima situazione anche se si cerca di guardare avanti, a tempi migliori, virus permettendo. Certo è che il tempo destinato a trascorrere sino alla chiamata alle urne del 14 febbraio (semmai sarà questa la data) per il rinnovo del Consiglio regionale della Calabria, fa storcere il naso a molti. Sarà una campagna elettorale estemporanea, lontana dalle piazze, quasi anonima per la poca conoscenza dei candidati? Chissà! Per il momento solo Carlo Tansi ha presentato le liste collegate alla sua nuova candidatura, mentre le altre coalizioni-partiti sembra non abbiano ancora le “idee chiare” e la volontà di “mettere a fuoco” programmi e nomi, a partire dai candidati presidente.
Politica in tempo di pandemia, ripetiamo, perché il 2021 non sarà solo l’anno delle elezioni regionali bensi, come nel Savuto e in tanti altri Comuni del Belpaese, l’anno del rinnovo dei Consigli comunali.
Ed allora perché non cominciare a rendere edotto l’elettorato delle intenzioni di chi vuole scendere in campo e dei relativi programmi? A Rogliano e a Mangone, per esempio, i sindaci Giovanni Altomare e Orazio Berardi, a scadenza di mandato, non hanno ancora palesato se ritentare le sorti o meno dello scrutinio, così come non hanno ancora un nome gli eventuali antagonisti che vorranno “accettare la sfida” per la guida dell’Amministrazione locale.
Saranno le difficoltà del momento, le problematiche socio-sanitarie, ma appaiono lontani, infatti, i tempi in cui, in vista del voto di primavera, si preannunciavano “battaglie politiche” a suon di nominativi e ipotesi di programma per la gestione della cosa pubblica. Confronti “a distanza” a volte anche aspri capaci, però, di stimolare idee e ideali e di rendere più “frizzante” il confronto e la partecipazione democratica.
Purtroppo tutto questo oggi non avviene. Non trapelano né nomi né intenzioni e preoccupa, in un certo senso, il “silenzio” della società civile intesa come espressione del mondo dell’associazionismo e delle realtà sociali.
Addirittura, qualcuno avrebbe parlato di “listone di scopo”. Un percorso da scongiurare in quanto – a nostro avviso – le “vie” della politica, benché non infinite, possono (e devono essere) più di una nell’interesse della pluralità e nell’ottica del confronto.
Allora che il Natale porti consiglio e, speriamo, a partire dai primi giorni del l’anno, le prime indicazioni rispetto alle aspirazioni di quanti, partiti o esponenti politici, intendono adoperarsi per programmare e amministrare il futuro del territorio.
(Massimiliano Crimi)