Coldiretti Calabria a Roma alla manifestazione per fermare l’invasione dei cinghiali
“Siamo non spaventati ma terrorizzati è come se kamikaze si aggirassero sul territorio e nessuno interviene per fermarli. Per fermare l’invasione dei cinghiali nelle campagne e nelle città siamo pronti a chiedere l’intervento dell’esercito”. Sono due affermazioni forti e chiare che riassumono lo stato di grave preoccupazione per l’assedio degli animali selvatici, con vittime nelle strade e coltivazioni devastate, mentre la peste suina può mettere in pericolo gli allevamenti di maiali e la norcineria. Ma molti hanno esperienza concreta e denunciano storie personali con drammatiche conseguenze per cose, animali e persone. “Se sciaguratamente – informa Coldiretti – scoppia un focolaio nella regione i suini in prossimità vanno abbattuti e invece i cinghiali continueranno a scorazzare”. Una nutrita delegazione di agricoltori e cittadini calabresi ha partecipato a Roma al blitz di agricoltori, allevatori, pastori e cittadini da diverse regioni contro l’invasione dei cinghiali per chiedere di fermare una calamità che diffonde la peste suina, distrugge i raccolti, aggredisce gli animali, assedia le stalle e causa incidenti stradali con morti e feriti, anche recenti. Un pericolo concreto nelle campagne ma anche all’interno dei centri urbani per cittadini e turisti con un danno incalcolabile per l’immagine nel mondo proprio alla ripresa della stagione turistica. In Calabria si stima che sono trecentomila i cinghiali che stanno facendo perdere ettari coltivati, mettendo a rischio la nostra capacità produttiva in un momento peraltro delicato a causa della guerra in Ucraina. “E’ paradossale – stigmatizza Coldiretti Calabria – che con i costi fuori controllo noi dobbiamo spendere di più per coltivare e il raccolto ci vien distrutto dai selvatici. Ma ci sono anche agricoltori che hanno addirittura perso la vita a causa dei cinghiali e in un Paese normale ciò non dovrebbe essere possibile. Insieme ai provvedimenti nazionali che ha registrato l’impegno del Governo Nazionale ad abbatterli – afferma Coldiretti Calabria – chiediamo l’esecutività dei contenuti della delibera 314 del 21 luglio 2021 <Determinazioni in ordine alle procedure di controllo dell’emergenza cinghiali> che Coldiretti propose alla Giunta Regionale di allora, in occasione della manifestazione dell’8 luglio davanti la cittadella Regionale. La delibera consente la semplificazione per il contenimento e controllo dei cinghiali sia in ambito agricolo che urbano e questo -conclude Coldiretti – sarebbe già un passo avanti importante nella possibilità di svolgere un’azione tempestiva ed efficace nel controllo della fauna selvatica, in una fase delicata della campagna agraria. Non molleremo – assicura Coldiretti e senza interventi sono già programmate altre azioni”.
Fonte: Coldiretti Calabria