Savuto e turismo responsabile, il grido d’allarme dell’Anir
Se dagli scatti fotografici postati sui social, a futura memoria, si volesse stilare una classifica dei luoghi simbolo nel periodo post Covid, la Cascata del Cannavino è di gran lunga l’area più visitata e immortalata del 2020. La cascata è il “luogo regina” del Savuto. Non passa giorno che, alla spicciolata, senza alcun richiamo dettato da eventi e manifestazioni, l’area naturalistica non venga visitata. Onore e merito a chi negli anni ha promosso questo posto.
Nessuna manifestazione quest’anno lungo il corso d’acqua. Negli anni eravamo abituati a raggiungere la verde location al richiamo di un “Brindisi sotto la Cascata”. Le tante escursioni in cammino da Rogliano ai tre ponti, fermandosi proprio a “Cannavina” per un momento di pace e relax, sono state l’occasione di promozione turistica diretta. Il rumore dell’acqua, il calarsi in corda dalle pareti hanno sempre affascinato chi ha vissuto questa esperienza. Ma è di queste ore il richiamo ad un turismo naturalistico responsabile. Abbandonarne rifiuti, contaminare l’area con cicche, plastiche e bottiglie dopo averne goduto e promosso le sue bellezze sembra un vero e proprio ossimoro. All’ennesima ispezione i volontari Anir hanno immortalato bustoni stracolmi di rifiuti e tracce del “passaggio selvaggio” dell’uomo. Per l’Associazione che da sempre si è spesa per la promozione, la salvaguardia e la valorizzazione di questo luogo è un vero e proprio pugno nello stomaco. “Chiediamo a chi vuole visitare e godere della Cascata del Cannavino un maggior rispetto per la natura”. Questo il richiamo di Bruno Sicilia presidente dell’Anir, che aggiunge: “si deve intervenire al più presto con un progetto turistico per il Cannavino che sappia conciliare conservazione del luogo nel suo aspetto naturalistico più selvaggio. Consentire una maggiore fruibilità per i visitatori”. “Da parte nostra – conclude Sicilia – possiamo fornire immediatamente alle Amministrazioni comunali titolari del luogo tutto il supporto tecnico. Ma facciamo qualcosa prima che l’irresponsabilità prevalga. Sono sotto gli occhi di tutti i tanti angoli dei nostri comuni pattumiera. Uno spettacolo indecente privo di logica”.
(Massimiliano Crimi)