A Paterno Calabro un progetto di narrazione digitale
L’ARTE come attrattore culturale e turistico che si pone quale collante tra le due matrici necessarie alla valorizzazione dei luoghi: è questo il leitmotiv del progetto “Narrazione Digitale” ideato e realizzato dall’Associazione Culturale Progetto Paterno nell’ambito dell’omonimo blasonato Museo all’Aperto. Nei mesi scorsi il Castello Normanno Svevo di Cosenza, il Castello Normanno di Rende, l’Abbazia di San Giovanni in Fiore ed il Santuario di San Francesco di Paola sono stati oggetto di studio da parte di un gruppo di artisti in residenza presso il Museo all’Aperto. Il prodotto finale delle molteplici sollecitazioni culturali e artistiche che questi luoghi traboccanti di Storia e storie hanno generato è un’opera di LAND ART che porta il titolo “Sono il Tempo”. “Sono il Tempo” è una BioInstallazione realizzata con balle di paglia provenienti dal fondo rurale in comunione con discipline artistiche multidisciplinari e ispirata da un’esclamazione pura, propria di colui che si apre alla bellezza della Natura. Sono il Tempo evoca i Cerchi Trinitari di Gioacchino da Fiore che appaiono sullo sfondo e il Tempo profetico scandito dal Divino nell’immanente. I colori dei cerchi non sono casuali: Rutilium, Viridium, Caeruleum (secondo la codifica cromatica classica o, se si preferisce, RGB nella moderna codifica additiva digitale) oltre a rappresentare l’Età del Padre, del Figlio e dello Spirito per Gioacchino, altro non sono che derivazioni o componenti della Luce. Nella BioInstallazione si afferma, ribadendola, tale corrispondenza attraverso sedie di medesimo colore, pronte ad ospitare il riguardante che assurge a Uomo in attesa del proprio Tempo, della consapevolezza del Presente. L’Opera finale comprende le performances artistiche dei creativi che hanno sostato presso l’Opera e l’hanno resa viva. Gli shooting fotografici generati e gli elaborati in grafica digitale aggiungono, infine, ulteriore materiale artistico all’Opera stessa, condivisa dagli artisti residenti e da chi l’ha concepita e ispirata. L’Opera, come il sito museale e le Land Art, invita all’attesa e alla fruizione della Bellezza (naturale o artistica che sia), alla partecipazione del livello o delle dimensioni estatiche, meditative, contemplative così che Natura e Arte possano funzionare sia da veicolo che da spazio, concluso e sacrale. Al progetto sono stati invitati a partecipare anche il Maestro Giuseppe Palumbo (autore di fumetti e illustratore), Ivana Russo (fotografa e video maker), il Maestro Davide Le Voci (compositore e musicista), Wanda Labrosciano (Pittrice e disegnatrice) e Andrea Mazzotta (scrittore e giornalista). Il lavoro prodotto da questi cinque artisti concretizza dunque una rilettura dei luoghi menzionati attraverso la propria Arte. Finalità del progetto è far conoscere i beni simbolo della cultura calabrese, invitando l’utente, e i turisti a venire, a fruire e meditare di tali luoghi, vivendo nel contempo una esperienza artistica digitale. Le espressioni artistiche, infatti, non solo saranno esposti presso il Museo all’Aperto Progetto Paterno (Museo non Statale riconosciuto e accreditato dal Sistema Museale Nazionale del Ministero della Cultura) e presso il Parco d’Arte Art, ma saranno fruibili anche online accedendo al sito web del Museo. Accanto ad ogni opera esposta, sarà presente un QR Code che consentirà al visitatore di accedere ad una serie di contenuti extra.
Il progetto è cofinanziato dalla Regione Calabria a valere su fondi PAC Calabria 2014/2020 Asse VI Azione 6.8.3 avviso pubblico Eventi culturali 2021 ed è realizzato in collaborazione con l’Associazione Donneincammino, il Centro Studi Gianfranco Labrosciano e l’Associazione Alt Art.
Fonte: Grifolab