Rogliano, presentato libro di Leonardo Falbo sulla storia del Convento dei Cappuccini
“UN LAVORO estremamente interessante dal punto di vista documentale che fornisce un nuovo spaccato di microstoria in un’ottica di ricerca, recupero e promozione della Memoria”. E’ stato definito così il contenuto del libro del professor Leonardo Falbo dal titolo <Storia del Convento dei Cappuccini di Rogliano>, l’ultimo riguardante il filone storico-religioso legato alla Chiesa locale. Il volume è stato presentato nel corso di una iniziativa promossa dall’Unità Pastorale <San Pietro-Santa Lucia>, alla quale hanno partecipato (e sono intervenuti) il sindaco Giovanni Altomare, il parroco don Serafino Bianco, il ministro dell’ordine dei Minori Cappuccini, frate Giovanni Loria, lo storico dell’ordine dei Minori Cappuccini, frate Ippolito Fortino, il direttore dell’Archivio diocesano, Vincenzo Antonio Tucci, il vicario episcopale per la Cultura, don Enzo Gabrieli e lo stesso Falbo. Gli interventi sono stati coordinati da Alessandra Guzzo. Nel corso della presentazione è stata ripercorsa la storia della congregazione Cappuccina quale ritorno allo stile di vita originario (solitudine e penitenza) sul modello di San Francesco d’Assisi (povertà e obbedienza), il suo ruolo all’interno della società secolare, le difficoltà legate ai processi storici e quelle derivate dalle catastrofi naturali.
Un contesto in cui la Calabria ha assunto un ruolo fondamentale, così come Rogliano e i suoi due conventi: il primo risalente alla prima metà del Cinquecento (edificato in località Cappuccini Vecchi), distrutto dal terremoto del 1638, il secondo costruito sul Monte Santa Croce fra il 1642 e il 1644, soppresso nel 1866. Una presenza significativa quella dei frati all’interno della Comunità roglianese, un legame importante dal punto di vista sociale, spirituale ma anche artistico per la bellezza e la particolarità delle opere d’arte (intagli lignei) realizzate dalle “maestranze monacali”. Il lavoro del professore Falbo dimostra come questo Convento sia risultato tra i primi per epoca di costruzione e tra i più importanti in quanto sede di noviziato e di studi. Ferdinando II° di Borbone vi ha sostato l’8 ottobre 1852. Centinaia i religiosi che vi hanno dimorato, alcuni morti in concetto di santità. Docente e storico, Leonardo Falbo si occupa di circuiti culturali meridionali in età contemporanea. I proventi di questo libro sono stati devoluti alle parrocchie roglianesi. Nell’occasione è stata accolta (e collocata nella chiesa di Santa Maria) una reliquia di Sant’Angelo d’Acri.
(Gaspare Stumpo)
Fonte: Parola di Vita