Assunta Buonavolontà, da Rogliano a Roma per amore del teatro
ASSUNTA Buonavolontà non farà ritorno in Calabria. In tempo di Coronavirus. Non lascia la casa in affitto sulla Nomentana, a Roma, per trovar riparo a sud dai propri familiari. E’ cosa assai onerosa, il biglietto del bus, l’affitto da pagare, le bollette, per una precaria i conti devono quadrare. Assunta è il personaggio di Antonia Fama (nella foto), calabrese di Rogliano, attrice di teatro, speaker radiofonica dell’emittente Radio Articolo 1. Lei è laboratorio di creatività per il palcoscenico, è penna intelligente per raccontare quella ragazza, studentessa ora lavoratrice che tramite il suo vissuto ha intrecciato i fili d’una vita “altrove” per tessere “storie” dei giorni nostri: “Assunta Buonavolontà”. E’ soggetto fantasioso per un racconto tanto vero: il precario, la precaria che dal meridione guarda al fuori regione come trampolino di lancio, una città multietnica, un ribollire di opportunità sociali, economiche, d’impiego, “forse”. Un racconto che fa ridere (anche se ci sarebbe da piangere) ma che fa pensare, riflettere, interrogare su quanto sia difficile andare avanti nel nuovo millennio. Dopo anni di studio la laurea, spedito il curriculum si attende la chiamata per il “tanto sperato” lavoro a tempo indeterminato. Si cerchia con pennarello fluorescente l’annuncio di lavoro, non si arrende. “Brava Antonia! La tua vita è un taccuino d’appunti. Racconti di uomini e donne in ogni dove, tra i sorrisi e la genuina spontaneità del meridionale”. Scrive un libro: “Diario di un precario sentimentale”. Snocciola tramite i microfoni in FM il “Radio Dramma”, vince un premio per Radio Radio3, partecipa al “Premio Volponi”, porta in teatro il suo personaggio “tanta roba” usando uno slang giovanile. Scorre il tempo, si diventa grandi: prima sposa, poi mamma, ha un lavoro, si è realizzata tenendo interconnessi i valori della sua terra: la famiglia e l’essere vera, esserci. Ora Assunta Buonavolontà è un cortometraggio lanciato in rete su Youtube, “forse” un giorno una pillola televisiva (il mio augurio). Antonia Fama è nella mia fantasia “capotreno di un frecciarossa” che invita tutti ad un viaggio d’esperienza culturale, di vita per raggiungere i propri sogni. Lei ne è esempio, se ci credi si può fare.
(Massimiliano Crimi)