“Le difficoltà sono tante, la strada è irta ma non temere …”. La dedica a Rogliano di Antonella De Rose
ROGLIANO, terra collocata nella valle del Savuto, ricca di vigneti, uliveti e frutteti, cara ai romani, crocevia dell’altopiano silano e delle coste tirreniche.
Rublanum, questo il tuo antico nome.
Hai rappresentato nei secoli un esempio di ricchezza storica, culturale e artistica, grazie alla tua gente che per operosità si è distinta, insieme ai figli illustri ai quali hai dato i natali. Nel corso della storia hai assistito a eventi drammatici.
Negli anni 1638 e 1854 gli eventi sismici hanno colpito duramente la tua gente, determinando paura e disperazione; oggi, come allora, assisti impotente ad una calamità di estensione mondiale, devastante e sconosciuta, e per questo temuta.
La pandemia manifesta, a te che fosti Rublanum, terra rosseggiante , ti regala ora a mo’ di beffa, il titolo di “Zona Rossa”, a volerti identificare quale terra rischiosa per il facile propagarsi del pericoloso virus, e quindi radiata dal resto del mondo. La tua gente vive, nei casi più fortunati, nell’isolamento delle proprie case, nella solitudine e nella paura, ma fiduciosa in un sereno avvenire.
La tua gente è forte, decisa a resistere. Non si arrende, combatte con le armi di cui dispone.
Combatte con quel dinamismo di cui è capace, svolgendo il proprio dovere, sfoggiando con orgoglio il senso di appartenenza alla Comunità, manifestando solidarietà e vicinanza per chi attualmente lotta contro la positività al virus.
Le difficoltà sono tante e la strada è irta ma non temere Rogliano, perché ancora una volta per l’intercessione della Patrona e Regina Immacolata Concezione, dopo la tempesta tornerà la quiete.
(Antonella De Rose)