Dal Savuto due storie che fanno riflettere. I casi dei piccoli Jacopo e Melissa raccontati dal settimanale Parola di Vita
DALLE colonne di questo giornale (Parola di Vita, ndr) alcune settimane orsono ci siamo occupati di Sanità nel Savuto. Ci ritorniamo con più storie, tra loro affini, in un sistema assistenziale da riscrivere. Partiamo da una famiglia di Grimaldi. A raccontarci la vicenda è Carmela, mamma di Jacopo. Giovane e combattiva, ostinata, ha atteso per lungo tempo che all’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile del Distretto di Rogliano – dove suo figlio è seguito – venisse assegnata una nuova fisioterapista dopo un’avvenuta quiescenza. Figura essenziale per Jacopo per via della patologia di cui soffre, la tetraparesi spastica. Giornalmente, infatti, il piccolo necessita di un fisioterapista a causa delle sue difficoltà motorie. “Dateci una mano” – ha chiesto con forza Carmela. Forse qualcuno ci ha ascoltati, anzi, certamente avrà afferrato il nostro testimone di solidarietà e, come un corridore in una staffetta per il piccolo Jacopo, ha tagliato il nastro e raggiunto il traguardo. In una telefonata di pochi giorni fa: “volevo avvertirvi – così mamma Carmela. Jacopo ora viene seguito direttamente a casa da una fisioterapista assegnata dall’Azienda Provinciale di Cosenza. Sono felice e serena”. E ancora: “devo ringraziare l’immensa umanità di un uomo che, senza conoscerci, leggendo il vostro articolo ha studiato il caso. Si è rapportato con i suoi dirigenti motivando la soluzione. Un grazie di cuore a Francesco Naccarato dell’ufficio di Pneumologia territoriale Asp e al dottor Giovanni Molomo. Come posso non tenerli nel mio cuore. In più, il commissario La Regina, il direttore Bozzo e il dottor Rizzo che hanno autorizzato e seguito per le loro competenze la vicenda, dando così a Jacopo la possibilità di essere assistito a giusto modo”. Altra storia è quella della piccola Melissa, che risiede a Parenti. A causa di una grave crisi epilettica la bambina è stata ricoverata all’Annunziata, in Rianimazione. L’intervento dell’equipe del 118 partita da Rogliano ha “lottato” contro il tempo per via di un sistema viario interno disastrato o problematico, a partire da quello autostradale oggi cantierato, per buona parte ad unica corsia. Ma anche per la mancanza di una struttura ospedaliera con annesso servizio di emergenza-urgenza su un comprensorio penalizzato anche dalla geografia. Forse è il caso di ripensare al “Santa Barbara”, a quello che è stato in passato il Pronto Soccorso. Oggi, per fortuna, la piccola si trova ricoverata nel reparto di Pediatria. Pericolo scampato. I medici cosentini stanno monitorando il suo stato di salute per capire se l’accaduto abbia avuto conseguenze. Melissa dalla nascita è affetta da Leucomalacia periventricolare. Storie di un territorio, quello che rivendica una maggiore attenzione dalle istituzioni, per una Sanità più giusta e più vicina alla gente.
(Massimiliano Crimi)
Fonte: Parola di Vita